Manovra, Visco: “Pressione fiscale al 45 per cento”

Pubblicato il 9 Dicembre 2011 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le misure di bilancio contenute nel decreto hanno effetti restrittivi sul Pil stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco parlando alla Camera. L’effetto, spiega, potrà esser compensato se si conferma il calo dei rendimenti dei titoli di Stato.

”Le misure di bilancio contenute nel decreto – spiega Visco – indispensabili per scongiurare scenari ancora peggiori avranno, a parità di altre condizioni, inevitabili effetti negativi sull’attività economica. Sulla base delle regolarità storiche l’impatto sul Pil delle misure aggiuntive è stimabile nell’ordine di almeno mezzo punto percentuale nel complesso del prossimo biennio”. ”I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate portando la pressione fiscale intorno al 45%”.

Visco ha sottolineato che “Una risoluta azione di contrasto all’evasione fiscale rimane prioritaria. Dall’emersione di base imponibile” e dalla ”razionalizzazione della spese potrà determinarsi la riduzione della pressione fiscale necessaria per dare maggiore stimolo” a imprese e occupazione”.

Il dl ”è una misura necessaria e urgente” ma ora ”va intensificato lo sforzo per assicurare il ritorno a tassi di crescita più elevati, il recupero della competitività delle imprese, una maggiore creazione di posti di lavoro”.

”Ora c’è il potere e lo eserciteremo”: questa la risposta del Governatore della Banca d’Italia a chi gli chiede come mai l’Istituto di Via Nazionale non sia intervenuto per limitare i bonus ai manager bancari. ”Il rapporto tra vigilanza e banche – aggiunge – non è consociativo, ma è un rapporto dialettico”.