Marchionne: “Termini Imerese chiude ma non ne escludo la vendita”

Pubblicato il 11 Gennaio 2010 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ribadisce l’impegno a chiudere Termini Imerese. «È invariato l’impegno a chiudere Termini Imerese nel 2012», ha detto Marchionne nel corso di un incontro con la stampa a Detroit. A chi gli chiedeva informazioni sull’offerta di Simone Cimino (presidente di Cape Natixis Sgr e promotore di una presunta cordata italiana per produrre auto ecologiche nello stabilimento Fiat di Termini Imerese) per l’impianto siciliano ha risposto: «Non lo conosco, non ho visto niente finora. Noi siamo disposti a lavorare con tutti».

Poi Marchionne ha ribadito che «L’Alfa Romeo non è in vendita» anche se «Dobbiamo essere realisti su quello che Alfa può e dovrebbe fare». Per quanto riguarda invece il gruppo automobilistico, l’amministratore delegato di Fiat ha spiegato risultati 2009 di Fiat sono in linea con i target fissati.

Al salone di Detroit, nello stand del gruppo americano guidato da Sergio Marchionne, a testimonianza dell’alleanza con Fiat, in vetrina, accanto a Dodge, Jeep e Ram, ci sono anche una Fiat 500 elettrica e una Lancia Delta targata Chrysler, oltre a una Maserati Granturismo Convertible e una Ferrari 599 XX. La maggiore novità che Chrysler presenta alla 103ma edizione del Salone è l’Heavy Duty, premiato come truck of the year 2010 da Motortrend. Vengono poi presentati gli interventi sui colori e le rivisitazioni degli interni per gli attuali modelli del gruppo Chrysler. Esposto anche un Pt Cruiser doppio colore, sulla scia di quanto fa in Italia Lancia. Nel 2010, ha annunciato Marchionne, Chrsyler prevede di effettuare nuove assunzioni.

Nel suo debutto a Detroit Marchionne ha anche incassato gli elogi dell’amministrazione Obama. «Sono rimasto molto colpito dallo stile di leadership di Marchionne», ha detto, inaugurando il Salone dell’Auto di Detroit, il ministro del trasporti americano, Ray Lahood. Ricordando l’incontro con l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler svoltosi lo scorso mese, Lahood ha detto di essere «rimasto colpito dall’entusiasmo e dalla determinazione» della dirigenza Chrysler: «Sono rimasto impressionato – ha aggiunto Lahood – dal lavoro sui nuovi prodotti e tecnologie» portato avanti di Chrysler con l’aiuto di Fiat.