“Draghi come Andrea Pirlo”: il New York Times incorona il domatore di tedeschi

Pubblicato il 11 Settembre 2012 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Mario Draghi come Andrea Pirlo: il New York Times sintetizza così lo smacco dell’italiano al potente avversario tedesco nella disfida dell’euro. Roger Cohen, l’editorialista appassionato di soccer, non ricorre alla prevedibile assonanza con uno degli altri Mario nazionali. Niente Balotelli, quindi, ma il genietto della Nazionale, dotato di una vista periferica a 360 gradi, di precisione nel passaggio, mai in affanno anche sotto pressione, il fantasista che colpisce nel segno. E strapazza il maciste teutonico atterrandolo infine come una balena spiaggiata.

Succede sempre così, quando la Germania si imbatte nell’imprevedibile avversario italiano. Solidità e pragmatismo vengono sconfitti da finte a zig zag e illuminazioni repentine. Ma l’italiano di Francoforte ha una visione da contrapporre all’angustia del tedesco:  la grande idea d’Europa contro la sola stabilità monetaria. E se i trattati vanno incontro a una definizione sempre più prfettibile dell’integrazione europea, è chiaro che l’euro diventa irreversibile. Per salvare l’euro dall’attacco ai debiti sovrani e dal giogo dello spread, per fare della Bce non solo un cane da guardia ma finalmente un prestatore di ultima istanza e senza limiti, “Whatever it takes”, a qualunque costo, è il grido di battaglia  e il lungo reiterato sibilo all’orecchio di Angela Merkel. Che alla fine si è lasciata convincere “dalle frasi ellittiche e dalla capacità tutta italiana di scartare e fintare per raggiungere l’obiettivo di Draghi il gesuita”. Come si traduce la “maledetta” in inglese?