Mario Draghi: “Ripresa, tassi bassi, anche di più, per lungo periodo di tempo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2013 - 15:46| Aggiornato il 5 Luglio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Mario Draghi: "Tassi ancora ai minimi. Bce mantiene politica accomodante"

Mario Draghi (Foto Lapresse)

FRANCOFORTE – La Banca Centrale Europea ha lasciato invariati, ai minimi storici, i tassi di rifinanziamento allo 0,50%. Una decisione attesa dai mercati, tanto che la Banca Centrale d’Inghilterra aveva confermato il piano d’acquisto di bond da 375 miliardi di sterline. Resta fermo anche il tasso sui depositi a quota zero e il tasso marginale all’1%.

Il governatore Mario Draghi ha spiegato che la decisione è stata presa considerando che la ripresa economica pare sempre più lontana: “Arriverà più avanti nell’anno”, ha detto il banchiere, spiegando che “a sostenerla dovrebbe essere la politica monetaria accomodante della Bce, che resterà così fino a quando necessario. L’inflazione non preoccupa e il Consiglio della Bce si attende che i tassi di interesse dell’area euro resteranno ai livelli attuali o più bassi per un lungo periodo di tempo. Non significa 6 mesi o un anno, ma significa un lungo periodo di tempo”.

Draghi ha spiegato che i tassi fermi serviranno a bilanciare i “rischi per le prospettive economiche dell‘Eurozona che continuano ad essere orientati al ribasso”. Secondo Draghi “a pesare potrebbero essere una domanda interna e globale più debole del previsto, e una lenta o insufficiente attuazione delle riforme da parte dei governi”. Anche per questo la Bce saluta con fiducia “i passi fatti avanti nell’unione bancaria ma”, le misure “devono essere attuate tempestivamente”.

Le rassicurazioni di Draghi hanno spinto gli acquisti sui mercati e hanno fatto scendere lo spread tra Btp e Bund decennali sotto i 280 punti base. Il rendimento del Buono del tesoro poliennale è sceso al 4,34%.

Il governatore della Bce, ex numero uno di Bankitalia ed ex direttore generale del ministero dell’Economia, ha anche difeso l’operazione sui derivati compiuta dal Tesoro italiano negli anni ’90: “Non è una notizia nuova era stata approvata dalla Commissione Ue e da Eurostat”. Per Draghi si tratta di operazioni effettuate nell’interesse dell’Italia.