Guerra Fiom-Fiat. Landini: “Non vogliono riprendere licenziati”. “Falso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2013 - 17:02 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Landini attacca Fiat: "Non vuole reintegrare i licenziati ingiusti"

Maurizio Landini (Foto Lapresse)

ROMA – Maurizio Landini attacca Fiat e accusa: “Non vuole reintegrare i licenziati ingiustamente”. Il segretario di Fiom-Cgil si è sfogato dopo l’incontro del sindacato dei metalmeccanici con il Lingotto. “Incontro andato male”, ha riferito Landini all’agenzia Ansa. “Fiat non intende applicare la sentenza della Corte Costituzionale” sul diritto alla rappresentanza in fabbrica. “E’ un’offesa alla nostra Costituzione”. Fiat reagisce: “Il segretario della Fiom, Maurizio Landini strumentalizza a suo piacimento quanto è stato detto nel corso dell’incontro tra l’azienda e la sua organizzazione sindacale”, dice un portavoce del Lingotto. Fiat “ha chiaramente detto che rispetterà la sentenza della Corte Costituzionale”.

L’accusa di Landini: Fiat “non intende applicare la sentenza della Corte costituzionale” e per ristabilire relazioni sindacali con la Fiom “ha posto come condizione che la Fiom riconosca l’accordo firmato dagli altri sindacati: il paradosso è che Fiom dovrebbe accettare lo stesso accordo che l’ha estromessa, mentre la Corte costituzionale ha detto cose ben diverse”.

Dopo quasi tre ore di confronto con la delegazione Fiat secondo Landini la posizione dell’azienda è “che chi è stato discriminato dovrebbe accettare quello stesso accordo con cui è stato discriminato, anche se c’è una sentenza della Corte costituzionale che lo ha giudicato discriminatorio”. Questo il tema dell’incontro di oggi, mentre “nulla Fiat ha detto del nodo degli investimenti”.

Landini ha scherzato sull’assenza dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne, all’incontro: “In una fase di questa natura l‘assenteismo è un problema molto serio in Fiat”.

La sentenza della Corte costituzionale motivo della discussione ha riconosciuto il diritto di rappresentanza in fabbrica anche ai sindacati che non hanno aderito alle intese con l’azienda.

“La Consulta, ha detto Landini, dice cose precise, ci sono le condizioni per ripristinare normali relazioni industriali e superare la via giudiziaria”. Ma serve “un atto di saggezza” da parte dell’azienda. Ed alle altre sigle sindacali che hanno fatto muro, chiedendo che il confronto con Fiom sia aperto solo se accetterà gli accordi già siglati dagli altri sindacati, Landini replica: “La Consulta dice cose precise. Forse sono rimasti alla situazione che c’era prima della sentenza, gliela faremo avere”.