Melfi, Cisl: “Farsa di Landini” fabbrica a ciclo continuo che spaventa operai

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2015 - 10:03 OLTRE 6 MESI FA
Melfi, fabbrica a ciclo continuo spaventa operai. Cisl: "Farsa di Landini"

Maurizio Landini

MELFI – Agli operai di Melfi l’accordo per la fabbrica “a ciclo continuo”, quello cioè che istituisce 20 turni settimanali a ritmo continuo per 160 ore su 168, fa un po’ paura. Nelle assemblee di fabbrica cominciate giovedì notte sono apparsi i primi malumori: in un video mandato in onda dal Tgr si vedono alcuni operai inveire contro i sindacalisti che illustravano loro l’intesa: “Venduti, venduti”. Ma per la Cisl non di vere proteste si tratta ma di una “farsa orchestrata da Maurizio Landini“, unica sigla contraria all’intesa. Per il sindacato guidato da Annamaria Furlan, sono stati i militanti Fiom a filmare alcune scene di fisiologica tensione con un telefonino per avviare una campagna mediatica.

La firma per l’intesa con Fiat-Chrysler è prevista per lunedì e garantirà l’assunzione di 1000 nuovi dipendenti con il Jobs Act. Alcuni lo hanno definito un “accordo storico”. Ma le condizioni di lavoro? La fabbrica a ciclo continuo si articola, come detto, su quattro squadre che garantiscono 20 turni di lavoro settimanali (19,5 per l’esattezza con l’uso dei permessi). Questo meccanismo genera una sistema di turni molto complesso che pressappoco funzionerà così: 4 giorni di lavoro la prima settimana, 6 giorni la successiva, 4 giorni (usando i permessi) la terza settimana; 5 giorni la quarta con una domenica. Niente weekend, insomma, ma tre giorni di riposo consecutivi due volte al mese.

Come gli altoforni la produzione di auto non si arresterà mai, fatta eccezione per la domenica mattina. L’obiettivo è produrre circa 300.000 vetture l’anno. Ma per Landini si tratta di un accordo pessimo su turni ed orari:

“nessuno era andato a parlare con i lavoratori. Sono andati lì con l’accordo fatto che è un pessimo accordo sui turni e gli orari di lavoro: quando non hai più spazio di vita è chiaro che hai un peggioramento”.

E allora, cosa è accaduto davvero nelle assemblee di fabbrica? Paolo Griseri sul quotidiano la Repubblica, prova a spiegare le ragioni ti tanta agitazione:

Gianluca Ficco, coordinatore nazionale auto della Uilm, il primo sindacato a Melfi: «Che ci siano state tensioni è innegabile. Come sempre accade quando si modifica il sistema dei turni. Perché ai turni è legato il ritmo di vita delle persone, soprattutto dove molti trascorrono ore in autobus per arrivare sul luogo di lavoro». Nella trattativa è stata la stessa Fca a spiegare che Melfi diventerà «la prima fabbrica di auto a ciclo continuo d’Europa»: ci si ferma solo dalle 6 alle 14 della domenica. Ci sarebbe il caso di chi finisce di lavorare alle 14 del sabato e deve riprendere la sera della domenica. «Ma il nuovo sistema di turni lo eliminerà — dice Ficco — con l’accordo ciascuno lavorerà una domenica pomeriggio ogni otto». Questioni tecniche che però diventano vita quotidiana. Anche con 100 euro lordi al mese in più. Nessuno dubita che lunedì l’accordo verrà firmato.