Mercato auto cala dell’8,5% a gennaio 2013: peggior record dal 1990

Pubblicato il 19 Febbraio 2013 - 12:50| Aggiornato il 14 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il  2013 parte in nero per il mercato dell’auto con un calo dell’8,5% delle immatricolazioni a gennaio. Le immatricolazioni hanno toccato il livello più basso dal 1990, secondo i dati dell‘Acea, segnando nei 27 Paesi Ue più quelli Efta appena 918.280 unità, contro le 1.003.763 segnato un anno fa.

Nella sola Europa occidentale, l’Ue a 15 più i Paesi Efta, il calo del mercato dell’auto a gennaio è stato dell’8,9% a 857.510 unità e nell’Europa a 27 dell’8,7% a 885.159 unità.  Riguardo ai singoli mercati, nella ‘top five’ solo la Gran Bretagna porta a casa a gennaio volumi in progresso con un incremento dell’11,5% a 143.643 unità.

Prosegue invece il calo del mercato tedesco, che cede l’8,6% a 192.090, già evidenziato nel 2012  col calo del 2,9%, così come quello a due cifre di Francia (-15,1% a 124.798 unita’) e Italia (-17,6% a 113.525). La Spagna invece, pur contenendo il ribasso al 9,6% (a 49.671 unità), a gennaio è scavalcata come quinto mercato in Europa dal Belgio che immatricola 50.684 nuove vetture, con un progresso del 13,3%.

Tra tutti i Paesi, il progresso più accentuato l’ha però segnato l’Islanda (+43,8%), anche se per i volumi registrati è certamente più rilevante quello della Danimarca (+14,5%). Il record negativo spetta invece alla Grecia (-34,5%), seguita dall’Olanda (-31,2%).

Centro Studi Promotor (Csp) sui dati delle immatricolazioni in Europa ha commentato: “La grave situazione del mercato dell’auto in Europa è dovuta all’aggravamento del quadro congiunturale dell’Eurozona, in netto contrasto con gli andamenti che caratterizzano la congiuntura mondiale. Non a caso all’interno dell’Unione Europea vi sono andamenti nettamente differenziati tra i Paesi dell’Eurozona, che complessivamente accusano una contrazione del 12,8%, e i Paesi europei che non adottano l’euro, dove si registra una crescita complessiva del 6,1%”.

Tra i cinque major markets l’unica performance positiva arriva dal Regno Unito mentre Italia, Germania, Francia, Italia e Spagna – che adottano l’euro – mostrano segnali di difficoltà. L’Italia, prosegue il Csp, ”solo per la diminuzione del gettito Iva delle vendite di auto nuove e del gettito delle vendite di carburanti auto, a gennaio accusa un calo delle entrate dello Stato di 229 milioni”.

La flessione europea di gennaio risulta ancora più grave se si considera che il 2012 si era chiuso con immatricolazioni in calo del 21,5% rispetto ai livelli ante-crisi, e cioè al 2007. Spagna e Italia, sempre rispetto ai livelli ante-crisi, hanno fatto registrare nel 2012 contrazioni del 57% e del 44% rispettivamente. La Grecia, dove gennaio si è chiuso con un -34,5%, nel 2012 era in calo del 79% sul 2007.