Merkel resiste e gela Draghi, oggi anti-spread: sì o no?

Pubblicato il 5 Settembre 2012 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

Angela Merkel

ROMA – Da una parte Mario Draghi e la sua soluzione di acquisto di bond  da uno a tre anni. Acquisto illimitato. Soluzione che potrebbe essere un vero anti spread in grado di alleggerire la situazione di Paesi sotto attacco speculativo come Italia, Spagna, ma anche Francia. Dall’altro il rigore della Germania, sostenuta anche da altri Paesi europei soprattutto nordici, che non gradisce affatto un acquisto “illimitato”. Nel mezzo di queste due posizioni nelle premesse inconciliabili c’è il board della Bce, il vertice della banca centrale europea, dal quale Draghi spera di ottenere un “sì” proprio a quel progetto che tanto spiace a Berlino.

La riunione di giovedì è considerata decisiva per le sorti dell’euro. A quanto pare Draghi arriverà in consiglio proponendo un piano d’acquisti con liquidità pressoché illimitata su titoli a breve termine, ovvero quelli a scadenza di uno, due o tre anni.

Mentre tutto questo si muove ai piani alti dell’Eurotower di Francoforte, a Berlino la Cancelliera tedesca ha fatto filtrare da una riunione a porte chiuse della Cdu che ”può accettare” un piano di acquisti di titoli di Stato ”temporaneo” da parte della Bce ”ma non acquisti illimitati”.

”Se la Bce interviene per periodi limitati”, avrebbe detto Merkel, ”per evitare che la quantità di moneta aumenti (con effetti sull’inflazione), allora va anche bene. Ma non può essere una strategia di lungo termine, perché diventerebbe politica fiscale, che non fa parte dei compiti della Bce”. Merkel avrebbe anche detto che l’Eurotower, nell’ambito del suo mandato, può dare il suo contributo alla stabilizzazione dell’euro.

Lunedì scorso il presidente della Bce, Mario Draghi, aveva difeso il suo operato e rivendicato, davanti al Parlamento europeo, diritto di Francoforte a comprare bond governativi perchè “fino a tre anni non sono aiuto di Stato”. Tradotto: con questa operazione la Bce non crea moneta perché si tratta di presiti a breve scadenza. Un piano che prevede acquisti illimitati di titoli di Stato che verranno sterilizzati.