Asse Merkel-Sarkozy: “All’Irlanda subito aiuti Ue e Fmi”. Il Tesoro rassicura: “Nessuna tensione particolare per l’Italia”

Pubblicato il 26 Novembre 2010 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA

Angela Merkel e Nicolas Sarkozy

L’asse Merkel-Sarkozy è d’accordo: gli aiuti congiunti Ue e Fmi all’Irlanda sono neccessari e devono arrivare in tempi rapidi. Dopo un colloquio telefonico, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, si sono detti “impressionati per il programma di risanamento delle finanze pubbliche” del governo irlandese. Il piano dovrebbe essere completato entro questo fine settimana.

Intanto oggi Standard & Poor’s ha declassato il rating della banca Anglo Irish a “Junk” (spazzatura) e ad altre due grandi banche: Bank of Ireland e Allied Irish. La decisione dell’agenzia segue di due giorni il taglio del rating sovrano dell’Irlanda. Più in dettaglio, Anglo Irish ha subito un taglio del rating di sei gradini (notch) passando da ‘BBB’ a ‘B’, ossia al di sotto del livello di investment grade, con creditwatch negativo. Il rating di Bank of Ireland è stato abbassato a ‘BBB+’ da ‘A-‘ e il giudizio su Allied Irish è stato tagliato a ‘BBB’ da ‘BBB+’.

Secondo Merkel e Sarkozy non c’è bisogno di cambiare il fondo salva Stati da 440 miliardi creato nel maggio scorso e che dovrebbe durare fino alla metà del 2013.

Angela Merkel ha voluto smorzare i toni dei giorni precedenti, dicendo di avere “più fiducia. In primavera la Ue uscirà rafforzata dalle turbolenze attuali”. Axel Weber, presidente della Bundesbank, membro della Banca centrale europea e prossimo candidato alla presidenza dell’istituto di Francoforte, ha dettoche il fondo europeo salva-stati può essere aumentato, se è necessario, per riportare un clima di fiducia attorno all’euro: “L’euro è una delle valute più stabili del mondo e non è in pericolo. La fonte dei problemi della zona euro sta nelle politiche di bilancio, non nella valuta unica”, ha precisato Weber.

Sull’Italia, invece, “non c’è nessuna tensione particolare: c’è solo un nervosismo generalizzato. Le aste di oggi sono andate benissimo”, ha detto Maria Cannata, responsabile del Tesoro per la gestione del debito pubblico. “Gli investitori apprezzano molto la liquidità del nostro debito”. Infatti Moody ha rassicurato sul debito italiano e sulle prospettive del rating. Lorenzo Bini Smaghi del board Bce ha detto: “l’Italia, se rispetta la linea del rigore dei conti pubblici e mette in atto le finanziarie concordate, non ha problemi”.

Ma ora le preoccupazioni sono per la Spagna: Pablo Vazquez, economista di Fundacion de Estudios de Economia Aplicada, un istituto di ricerca spagnolo, ha detto: “L’Europa può permettersi il collasso dell’Irlanda, forse anche quello del Portogallo, ma non quello della Spagna. L’ultima linea di difesa della Spagna è nella consapevolezza di essere troppo grande per fallire (“too big to fail”, ndr) e questo rappresenta un rischio sistemico per l’euro”.