Metalmeccanici, Landini (Fiom): “Con la disdetta violata la legge. Pronti alla denuncia”

Pubblicato il 8 Settembre 2010 - 08:26 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Landini

Davanti al ‘muro’ di Federmeccanica la Fiom è pronta a rispondere ”anche con la battaglia legale”. A dirlo, in una intervista a Repubblica, il leader della Fiom, Maurizio Landini, secondo il quale ”la mossa delle imprese è il primo passo, grave, verso la fine del contratto nazionale”.

”Recedere, come dice Federmeccanica, dal contratto del 2008 solo a partire dal 2012”, cioè ”alla sua scadenza naturale” significa riconoscere come ”valido” quel contratto, ”firmato da tutti i sindacati”. Ma se gli industriali metalmeccanici ”riconoscono che il contratto 2008 è ancora valido, non potevano firmare quello separato del 2009. Facendolo potrebbero aver violato la legge”.

Peraltro, ”il contratto auto cui pensano – aggiunge – è quello di estendere a tutti le regole dell’accordo di Pomigliano. Mi pare azzardato definire quello un contratto”. La Fiom, prosegue, ”ha firmato migliaia di accordi nelle aziende concedendo turni di lavoro in più, non possono accusarci di essere rigidi. Non possono chiederci però di abolire il diritto di malattia e quello di sciopero”.

Ora ”molti imprenditori rischieranno di subire le conseguenze di una mossa dettata dalla Fiat” perché in migliaia di aziende la Fiom è l’unica sigla sindacale presente e li’ ”sarà difficile per i titolari delle aziende decidere che il sindacato non esiste più”.

Quanto ai rapporti con Fim e Uilm, per Landini si potranno ricucire solo ”con una legge sulla rappresentanza che stabilisca le regole del gioco, e che obblighi i sindacati a sottoporre contratti e accordi a referendum” visto che riguardano ”tutti i lavoratori” e non ”solo gli iscritti”.