Metalmeccanici/ Spaccatura nei sindacati. La Fiom manda una diffida a Cisl e Uil. Cremaschi: “Gli avvocati avranno tanto da fare”

Pubblicato il 31 Luglio 2009 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

La tensione tra i sindacati rischia di finire in tribunale. Da una parte la Fiom-Cgil, dall’altra, compatte,  Cisl e Uil. Ad alimentare lo scontro, questa volta, è il rinnovo per il contratto dei metalmeccanici. Il segretario della Fiom Gianni Rinaldini, infatti, ha inviato agli altri sindacati una lettera di diffida.

L’obiettivo è quello di non farli andare avanti da soli nella risoluzione della vertenza con Finmeccanica. Cisl e Uil, infatti, in linea con gli accordi siglati con governo e confindustria del 15 aprile, hanno disdetto il precedente accordo e puntano ad un intesa triennale con adeguamenti economici più bassi (113 euro di aumento per i metalmeccanici).

Cgil, che quell’accordo non l’ha firmato, chiede 130 euro di aumento e il solito rinnovo quadriennale per quello che riguarda la parte tecnico normativa del contratto. La parte strettamente economica, invece, viene rivista ogni due anni.

Rinaldini con la diffida punta a non essere escluso dalla contrattazione, definisce la disdetta «illegittima e inefficace». Il segretario della Cgil, Giorgio Cremaschi, ipotizza «tanto lavoro per gli avvocati». Fiom si fa anche forte del massiccio consenso espresso dagli iscritti all’ipotesi di accordo: 400.000 si su 420.000 votanti.

Cisl e Uil, però, tengono il punto: «il nostro accordo è del tutto legittimo. intendiamo tenere fede agli accordi del 15 aprile». Tonino Regazzi, segretario della Uil manda l’ultima stoccata alla Cgil: «Finirà come le altre volte, i lavoratori della Fiom prenderanno i soldi che arriveranno dai contratti che firmeremo noi».