Microsoft-Nokia: Bill Gates rimedia alla sconfitta tablet con Apple

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2013 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA
Microsoft-Nokia: quando Bill Gates perse la sfida tablet con Apple

Microsoft-Nokia: quando Bill Gates perse la sfida tablet con Apple

ROMA – Microsoft-Nokia: quando Bill Gates perse la sfida con Steve Jobs. La clamorosa acquisizione di Nokia da parte di Microsoft per 5,4 miliardi di euro (7 mld. di dollari) ha il chiaro obiettivo di entrare con decisione nel mercato della telefonia mobile, dal quale, scelte sbagliate all’inizio del terzo millennio, l’avevano praticamente esclusa, a vantaggio del rivale Apple che all’epoca era ancora solo un produttore di nicchia di computer. 3,79 miliardi di euro per acquistare la quasi totalità della divisione di telefoni Nokia e 1,65 miliardi di euro per la licenza dei brevetti serviranno a colmare la lacuna e riparare all’abbaglio che consentì a Steve Jobs di sbaragliare la concorrenza e iniziare a vendere il tutto il mondo qualcosa come 400 milioni di i-Pod, la via più creativa e sicura per iniziare l’epoca i-Phone e i-Pad.

E pensare che proprio nel 2001 Bill Gates azzardò una previsione che doveva salutare la nascita della rivoluzione tablet. “Diventerà il computer più diffuso nel mondo”, annunciò Gates presentandolo. E’ Bruno Ruffilli su La Stampa a ricordare quel momento decisivo per le sorti di una tecnologia che ha sconvolto il quotidiano e l’immaginario di un pianeta:

Bill Gates non seppe intuire il successo dell’iPod, e la risposta fu tardiva e debole, con lo Zune, un lettore Mp3 venduto solo negli Usa. Un flop: eppure quelle scritte grandi e quell’interfaccia minimalista sono le stesse di Windows 8, il più recente sistema operativo di Redmond, che gira su computer, tablet e smartphone. Anche qui, non proprio un successo: i tablet Microsoft non si vendono, i prezzi calano costantemente, e l’alleato di ferro Nokia confessa di avere un “piano alternativo” a Windows Phone. La quota di mercato negli smartphone rimane bassa, anche se in un anno è passata dall’1,5 a quasi il 4 per cento. Il computer non è più lo scatolone grigio di vent’anni fa e nemmeno il goffo portatile degli Anni Zero, ma Microsoft non ha saputo cogliere questo passaggio cruciale della tecnologia, e da lì è iniziata la sua parabola discendente. Accelerata anche da qualche passo falso, come Vista, uscito nel 2007 con grandi ambizioni: era lento, farraginoso, pieno di difetti, così al nuovo sistema gli utenti preferirono il vecchio Xp, e Microsoft fu costretta a rimetterlo in vendita.