Microsoft può comprare Skype: ora per chattare dovremo pagare?

Pubblicato il 8 Ottobre 2011 - 11:41 OLTRE 6 MESI FA

10 maggio 2011: Steve Ballmer (Microsoft) e Tony Bates (Skype) annunciano l'acquisizione

BRUXELLES, 7 OTT – La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisto di Skype da parte di Microsoft. Cade così l’ultimo ostacolo alla “superchat” di Bill Gates, che al momento diventa il numero uno della messaggistica istantanea e della telefonia su internet (Voip), in attesa di nuovi scherzi da Facebook e soprattutto da Google. Un colpaccio reso ancora più significativo dal fatto che avviene il giorno dopo la morte dello storico rivale di Gates, Steve Jobs.

Ma cosa cambia per gli utenti? E’ probabile che ora chi scarica e utilizza gratuitamente Skype, che deve molta parte del suo successo proprio al fatto di essere gratis, non potrà più farlo. Sarà costretto ad acquistare il pacchetto software di Office, o a comprare pc con Windows già installato.

Intanto per l’Europa non c’è nessun abuso di posizione dominante. L’operazione – si legge in una nota di Bruxelles – non creerà ostacoli significativi alla concorrenza nell’area dello spazio economico europeo (i 27 Paesi Ue più quelli Efta). Anche nel settore della comunicazione video, dove Microsoft è presente con Windows Live Messenger, l’acquisizione, per la Commissione Ue, non dà luogo a preoccupazioni sul fronte della competizione poichè il mercato è in crescita e già vi operano numerose aziende, tra le quali Google.

Facciamo un passo indietro. Il 10 maggio 2011 Microsoft compra Skype per 8,5 miliardi di dollari, portando a termine la maggiore acquisizione della sua storia, con la quale si rafforza nelle tecnologie per la comunicazione, ovvero ”l’ossatura” della crescita di Microsoft negli ultimi anni.

L’acquisizione verrà effettuata tutta in contanti. Il prezzo è superiore alle attese di Wall Street e non inciderà sulla liquidità di Microsoft, pari a 50,2 miliardi di dollari alla fine di marzo. Skype diventa una nuova divisione di Microsoft guidata da Tony Bates, il numero uno di Skype, che riporterà direttamente a Ballmer.

6 luglio 2011. Si intromette Facebook, il più popolare dei social network con 750 milioni di utenti in tutto il mondo, che si sposa con Skype. Un matrimonio tutto “software”, come nello stile della società fondata da Mark Zuckerberg. Le novità sono essenzialmente tre: una nuova interfaccia per le chat, la possibilità di avviare discussioni di gruppo e ovviamente la videochat, di cui le persone che non sono online al momento in cui si verifica hanno la possibilità di vederne un riassunto in differita.  Neil Stevens, responsabile consumer del social network, si affretta a spiegare che Microsoft non considera Facebook un concorrente. Il Ceo del colosso di Redmond ”Steve Ballmer – indica Stevens – era entusiasta di questo progetto”.

29 settembre 2011. Davide contro Golia. Messagenet, società di software italiana, chiede alle autorità europee di bloccare l’acquisizione di Skype da parte di Microsoft a meno che Skype non venga rimossa dalla piattaforma Windows Office. Messagenet chiede alle autorità europee anche di costringere Microsoft ad aprire la piattaforma di Skype, che conta in 124 milioni di utenti regolari in giugno, ai servizi di societa’ concorrenti. Microsoft, secondo Messagenet, dovrebbe rendere noto il codice che consentirebbe alle società concorrenti di connettere le chiamate. La decisione spetta al commissario europeo Joaquin Almunia il 7 ottobre: come è andata lo sappiamo.

L’accordo rappresenta una delle iniziative più aggressive di Microsoft per rispondere alla nuove esigenze di mercato e un cambio di rotta dalla attività “core” (principale) di Windows a altre aree come internet. Il web è per Ballmer il vero campo di battaglia di Microsoft, società che deve larga parte dei profitti ai sistemi software Windows e office. Secondo gli investitori il colosso di Redmond dovrà trovare altre forme di ricavi e di crescita, come hanno saputo fare le concorrenti Apple e Google.

Microsoft ha investito molto nel migliorare la tecnologia di Bing, il suo motore di ricerca, ma anche a fronte di un aumento delle quote di mercato Google continua a essere la leader con oltre il 65% delle ricerche on line negli Stati Uniti. Con i suoi 170 milioni di utilizzatori al mese, Skype rappresenta un bacino enorme di utenti per Microsoft. Google nel settore di mercato in cui Skype opera è indietro e questo è stato – secondo alcuni analisti – un incentivo per Microsoft. Nel presentare l’intesa Ballmer ha difeso il prezzo dell’operazione, che si tradurrà per un Microsoft in un aumento dei ricavi sin dal primo anno dopo la chiusura, attesa per la fine del 2011. Skype ha chiuso il 2010 con una perdita di 7 milioni di dollari su ricavi per 860 milioni di dollari. L’accordo da 8,5 miliardi di dollari valuta Skype 32 volte l’ebitda.