Milleproroghe: sì a nuove tasse delle Regioni per le emergenze

Pubblicato il 11 Febbraio 2011 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le Regioni in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza, qualora non abbiano disponibilità finanziarie sufficienti per effettuare le spese conseguenti, possono decidere aumenti dei tributi, delle addizionali e delle addizionali regionali, e anche dell’imposta regionale sulla benzina. Lo prevede l’emendamento Pdl approvato dalle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali. Qualora le misure adottate non siano sufficienti, ”su richiesta della Regione puo’ essere disposto l’utilizzo delle risorse del fondo nazionale di protezione civile”.

E in questo caso il fondo deve essere reintegrato attraverso l’aumento delle aliquote sulla benzina, sulla benzina senza piombo e su quella sul gasolio.

”A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza – si legge nell’emendamento – il Presidente della Regione interessata” da eventi come calamita’ naturali, catastrofi o altri eventi che per intensita’ ed estensione devono essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari, ”qualora il bilancio della Regione non rechi le disponibilita’ finanziarie sufficienti per effettuare le spese conseguenti all’emergenza, è autorizzato a deliberare aumenti, sino al limite massimo consentito dalla vigente legislazione, dei tributi, delle addizionali, delle aliquote” regionali, e ”ad elevare ulteriormente la misura dell’imposta regionale” sulla benzina, ”fino ad un massimo di cinque centesimi per litro, ulteriori rispetto alla misura massima consentita”.

Per quanto riguarda invece l’aumento dell’aliquota dell’accisa su benzina e gasolio per reintegrare il fondo nazionale di protezione civile, l’aumento, ”non superiore a cinque centesimi al litro”, ”e’ stabilito con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogante in misura tale da determinare maggiori entrate corrispondenti all’importo prelevato dal fondo di riserva”.