Mitsubishi chiude impianto in Olanda: lo cede per 1 euro e salva 1500 posti

Pubblicato il 11 Luglio 2012 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO – Mitsubishi cede il suo impianto in Olanda a Vdl Groep, produttore locale di autobus e macchine industriali, al prezzo simbolico di 1 euro per salvare i 1.500 posti di lavoro. Alla base della cessione un ragionamento: all’azienda, in termini economici e di immagine, conviene di più disfarsi della struttura che licenziare tutti i dipedenti e demolire l’impianto.

La societ nipponica, a completamento della transazione di fine agosto, stima l’iscrizione della perdita di ”circa 28 miliardi di yen (quasi 280 milioni di euro, ndr) nell’esercizio fiscale 2012”. L’acquirente olandese, secondo fonti di mercato, sarebbe da parte sua nelle fasi finali delle trattative con la Bmw per la firma di un accordo sull’assemblaggio della popolare Mini grazie alla parziale riconversione dello stabilimento.

Mitsubishi, sospendendo a febbraio l’attività di costruzione di auto presso la fabbrica, ha concluso la sua esperienza in Europa, alle prese con la crisi del debito sovrano, spostando l’ attenzione verso le economie emergenti, quali la Thailandia, dove le vendite sono vivaci. Lo stabilimento olandese, specializzato nella produzione di vetture compatte e suv, è stato inaugurato nel 1991 come joint venture tra Mitsubishi e la svedese Volvo, finendo poi nel controllo totale del costruttore giapponese nel 2001.