Mps, perquisita Banca d’Italia a Roma: sequestro 1,8mld € alla Banca Nomura

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 09:44| Aggiornato il 18 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Perquisizioni alla sede della Banca d’Italia a Roma nell’ambito dell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena sono state eseguite la mattina del 16 aprile. E’ di 1,8 miliardi di euro il sequestro che la Guardia di Finanza sta eseguendo nei confronti di Banca Nomura su ordine della Procura di Siena nell’ambito dell’inchiesta su Mps. Circa 14,5 milioni di euro sono stati sequestrati anche a Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri.

I magistrati di Siena e la Guardia di Finanza indagano su attività legate al Monte dei Paschi di Siena, ma confermano che la Banca d’Italia è estranea al filone investigativo seguito in questa fase dai magistrati senesi. A dirigenti dell’istituto centrale verrebbero notificati provvedimenti adottati dai magistrati toscani a carico di terzi. 

L’oggetto del sequestro è un conto corrente con un saldo di poche decine di migliaia di euro, intestato a Mussari. I finanzieri della Polizia valutaria di Roma e del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro hanno eseguito il provvedimento in un istituto di credito del gruppo Banca Intesa a Soverato.

La Banca giapponese Nomura International non è indagata. E’ quanto si apprende da fonti vicine alla procura di Siena. Secondo quanto si apprende, i reati contestati per ostacolo aggravato all’esercizio dell’autorità di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata e false comunicazioni sociali in concorso con Mussari, Vigni e Baldassarri, non sono contestabili al presidente pro tempore Sadeq Sayeed e al dirigente italiano Raffaele Ricci, sulla base della legge 231.

Il presidente di Banca Nomura, Sadeq Sayeed, è indagato insieme al dirigente della stessa banca giapponese Raffaele Ricci,  nell’ambito dell’inchiesta su Mps.

In una nota della procura di Siena si spiega che il sequestro (sono stati bloccati anche tutti i contratti in essere tra Bmps e Nomura relativi alla cosiddetta operazione Alessandria) è stato disposto a fini impeditivi e a fini di confisca per equivalente in relazione al reato di usura aggravata e truffa aggravata, commessa ai danni del Monte dei Paschi di Siena. I provvedimenti sono in corso di esecuzione a Siena, Roma, Milano, Bologna e Catanzaro.

Per quanto riguarda l’indagine in corso a Siena i sequestri del 16 aprile, si spiega nella nota della procura, sono relativi alla ristrutturazione del derivato Alexandria detenuto dal Monte dei Paschi e alla connessa operazione di finanziamento da parte della Banca d’affari Nomura a favore dello stesso istituto senese per l‘acquisto di Btp italiani per un importo di 3,05 miliardi di euro.

La banca giapponese Nomura, alla quale stamani sono stati sequestrati 1,8 miliardi di euro, avrebbe avuto 88 milioni ”costituiti da commissioni occulte”. La cifra è stata sequestrata insieme a 1,7 miliardi depositati da Banca Mps a favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento ricevuto dall’istituto giapponese.