Napolitano taglia gli stipendi d’oro del Quirinale: fissate le dotazioni del triennio 2011-2013

Pubblicato il 29 Dicembre 2010 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano conferma la politica di austerity per le spese del Quirinale previste per il triennio 2011-2013, e attacca gli ‘stipendi d’oro’ che saranno oggetto di una trattenuta e del blocco dell’adeguamento al costo della vita. La presidenza della repubblica ha reso noto che “il capo dello stato ha adottato – ai sensi e con le modalità previste dal decreto-legge numero 78 del 31 maggio 2010 – i decreti attuativi nell’ordinamento interno per il triennio 2011-2013 delle disposizioni del citato decreto-legge”.

Gli stipendi superiori ai 90 mila e ai 150 mila euro saranno oggetto di trattenute pari rispettivamente al 5 ed al 10 per cento: saranno bloccate le progressioni automatiche di anzianità per le fasce stipendiali più alte e il blocco dell’adeguamento all’incremento del costo della vita di tutte le retribuzioni e dei trattamenti pensionistici in atto dal 2008.

La normativa dei pensionamenti anticipati di anzianità fissa a 60 anni di età e 35 anni di anzianità utile al pensionamento i limiti, e introduce misure dissuasive attraverso significative riduzioni dei trattamenti pensionistici. Le misure attuate permetteranno di mantenere la richiesta di dotazione annua del Quirinale a 228 milioni di euro, grazie anche alla politica di risparmio attuata dal 2006 ad oggi.  Emerge che la dotazione è sostanzialmente pari al livello del 2008, dopo che quella relativa al 2009 è stata ridotta di 3,217 milioni di euro.