Niente più contributi dall’Ue, a rischio la produzione del sigaro toscano

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA

A rischio la produzione del sigaro toscano: secondo la Coldiretti i tabacchicoltori toscani potrebbero abbandonare la coltura del pregiato tabacco Kentucky a causa della fine dei contributi europei diretti alla coltivazione, prevista con la riforma della Pac.

“Anche la Toscana, come le altre regioni tabacchicole, si era attivata con l’intenzione di procedere all’adozione nel proprio piano di sviluppo rurale di una misura agro ambientale specifica”, ha dichiarato il presidente di Coldiretti Toscana, Tullio Marcelli, secondo cui “ad oggi, però, pare che gli uffici dell’ assessorato all’ agricoltura toscano non abbiano predisposto alcuna procedura” per il sostegno ai coltivatori per mezzo di nuovi fondi comunitari, al contrario di quanto avvenuto in altre regioni.

In Toscana ci sono 260 aziende agricole che producono circa 60 mila quintali di tabacco all’anno, per un valore che oscilla fra i 16 e i 20 milioni di euro: la varietà di tabacco coltivata, il Kentucky, è stata importata agli inizi del 1800 dagli Stati Uniti e coltivata a partire dal 1850, con successive ibridazioni con alcune varietà locali che hanno portato ad ottenere un tabacco molto caratterizzato e particolarmente pregiato. “Una produzione di qualità – spiega Marcelli – che, nella nostra regione, viene destinata per la maggior parte alla preparazione del più nobile dei prodotti da fumo, il celebre toscano”. L’assenza di finanziamenti può mettere a rischio l’integrità della filiera del tabacco toscano, in cui sono impiegati circa tremila lavoratori.