Nokia acquista Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2015 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA
Nokia acquista Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro

Nokia acquista Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro

ROMA – Nokia acquista Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro. Via libera da Nokia per l’acquisizione e successiva fusione con Alcatel-Lucent che valorizza la società francese 15,6 miliardi di euro e crea il maggior gruppo mondiale nel settore delle strumentazioni delle tlc.

La fusione si avvia a realizzare un gigante da 100mila dipendenti e 27 miliardi di dollari di fatturato. I soci Alcatel riceveranno 0,55 euro per azione e avranno il 33,5% della nuova società mentre quelli Nokia il 66,5%. Dopo settimane di indiscrezioni, Nokia ha confermato di essere in “trattative avanzate” per l’acquisizione della franco-americana Alcatel Lucent, in un’operazione il cui valore sfiora i 13 miliardi di euro.

Il gruppo finlandese, che nel 2012 ha perso la palma di leader mondiale della telefonia cellulare a favore della coreana Samsung, punta a creare un peso massimo europeo nel settore delle strumentazioni per le telecomunicazioni, vicino per taglia a grandi rivali come Ericsson e Huawei. La fusione permetterà inoltre a Nokia di rafforzare la sua presenza in Cina, dove le reti di telefonia cellulare di Alcatel Lucent sono utilizzate da 1,3 miliardi di utenti, e recuperare i contratti di fornitura per i due giganti statunitensi Verizon e AT&T.

Senza dimenticare le attività di rete e tecnologia IP, oggi elemento centrale della ricerca e sviluppo dell’azienda franco-americana, che offrirebbero a Nokia un ampliamento di portafoglio prodotti, in una fase in cui il trasferimento di dati diventa cruciale per numerosi servizi al consumatore. Sull’operazione si era però già posato l’occhio attento del governo francese, che da un lato vede di buon occhio la creazione di un “campione europeo” delle telecomunicazioni, ma dall’altro è preoccupato in primo luogo di un possibile impatto sull’occupazione.

“Per la Francia – segnalava ieri Sam Shechner sul Wall Street Journal – l’accordo siglerebbe la fine dell’indipendenza di un’icona dell’industria, che ha ciontribuito a sviluppare la tecnologia dei treni proiettili (Tav, ndr.) e che qualche decade fa era il secondo produttore di telefonia al mondo dopo la vecchia At&T”.

I patron di Nokia e Alcatel Lucent sono stati ricevuti nel primo pomeriggio all’Eliseo dal presidente Francois Hollande, in presenza del ministro dell’Economia Emmanuel Macron, proprio per discutere del futuro di stabilimenti e centri di ricerca. “Non ci sarà alcuna distruzione di posti di lavoro in Francia, anzi i posti di lavoro dovrebbero essere di più”, ha detto Macron al termine dell’incontro, spiegando che la nuova società sarebbe intenzionata a fare della Francia il suo principale polo di ricerca e sviluppo.

Parole che non sono bastate a tranquillizzare i sindacati transalpini, che in una nota spiegano che la fusione “non può evidentemente che preoccuparci viste le ridondanze, a livello mondiale, di attività, prodotti e mestieri tra le due aziende, da oltre 50 mila dipendenti ciascuna”. Contrastante anche la reazione delle Borse alla notizia, ieri 14 aprile dell’acquisizione imminente. A Parigi, in una giornata di prese di beneficio sui maggiori titoli, Alcatel Lucent ha guadagnato il 16%. Vendite invece su Nokia, che a metà giornata alla Borsa di New York perdeva intorno al 4%.