Parmalat, Strauss-Khan boccia l’Italia: “Un errore ostacolare gli investimenti”

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le barriere anti-scalate che l’Italia sta preparando, in difesa delle imprese strategiche, in primis Parmalat, ”sono contro le regole dell’Unione europea” perché ”al suo interno non si possono creare ostacoli agli investimenti”. Lo afferma, in una intervista a Repubblica, il direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, sottolineando peraltro che ”in questa crisi il protezionismo è ormai un mito tramontato” e anche i Paesi dell’Europa meridionale devono ”adottare ricette globali per la propria competitività ”.

”Non esiste – aggiunge – una ricetta per l’Europa del Sud”, anche se è la più colpita dalla crisi, ”solo per l’Europa nel suo insieme. E’ finito il tempo in cui ogni paese poteva cercare soluzioni nazionali di fronte a problemi globali”. Se la Spagna, comunque, non ha bisogno di aiuti per superare la crisi del debito sovrano, la situazione del Portogallo ”è diversa. Non tanto per il debito pubblico, ma per i debiti del settore privato, banche e imprese”.

Ora ”tocca al governo portoghese – aggiunge il numero uno dell’Fmi – dimostrare ai mercati che sta prendendo le misure giuste”. In ogni caso, è l’analisi di Strauss-Kahn, ”l’Eurozona è affetta da una mancanza di governance collettiva” e ”la sfiducia che la colpisce non è solo il risultato di una carenza di politiche ma di un vuoto di leadership”. Quanto al possibile rialzo dei tassi della Bce, il numero del Fmi sottolinea che ”può avere un impatto sui cambi” ma la Germania dimostra che ”si può essere competitivi con un euro a un dollaro e 40 o a 1,60 come due anni fa, quando andava bene lo stesso”.