Partite Iva in aumento: ecco come aprirla e quali spese sostenere

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2018 - 11:29 OLTRE 6 MESI FA
Partite Iva in aumento: ecco come aprirla e quali spese sostenere

Partite Iva in aumento: ecco come aprirla e quali spese sostenere

ROMA – Partire da un’idea per ottenere un business che possa renderci indipendenti e fieri della nostra attività: è questo il sogno degli italiani, tenuto per lungo tempo nel cassetto. Non ha ovviamente aiutato la crisi economica che il nostro Paese ha attraversato: un periodo che comunque ci stiamo lasciando alle spalle, dati alcuni segnali promettenti di ripresa economica. Basti pensare all’aumento medio dei consumi delle famiglie dello Stivale, insieme al maggior numero di richieste di prestiti e di finanziamenti. Sale, anche se lievemente, la percentuale relativa al tasso di occupazione nel Paese. Un ulteriore segnale di ciò è l’aumento del numero di partite iva aperte nel 2017: secondo il report del Ministero dell’economia e delle finanze, si parla di un incremento del +1,2%. Una situazione che ha riguardato soprattutto il Nord Italia (42,5% del totale delle nuove partite iva). Se anche voi state riflettendo sulle opportunità date da un business personale, ecco come aprire una partita iva e quali sono le spese sostenere.

Aprire una partita iva in parole semplici

Spesso ci si imbatte in termini tecnici che complicano non poco la comprensione di percorsi burocratici come l’apertura della partita iva. Al di là dei tecnicismi, però, non si tratta di una fase complessa. Cosa bisogna fare, dunque? Basta rivolgersi al servizio Comunicazione Unica del Registro delle Imprese: è necessario inviare la richiesta compilando un apposito modulo online, utilizzando un software specifico noto come “ComUnica Impresa”. Fatto questo, si riceve la ricevuta dal Registro delle Imprese e si è dunque liberi di cominciare ad usarla. In seguito (entro cinque giorni) arriva anche la comunicazione da parte della Camera di Commercio. Naturalmente, affidandosi ad un commercialista, queste poche pratiche vengono sbrigate piuttosto velocemente. In genere è possibile aprire una partita iva in sole 24 ore. Il futuro imprenditore deve solo scegliere il regime fiscale più adatto alle proprie necessità: le opzioni sono tra quello forfettario e quello ordinario, che cambiano in base alle soglie di fatturato e ad altri elementi. In tal caso, la consulenza di un commercialista è fondamentale.

I costi legati all’apertura della partita iva e non solo

Quali sono i costi che un neo imprenditore deve affrontare, in sede di apertura della partita iva? Tutto dipende dalle tariffe del proprio commercialista: questo perché l’apertura della partita iva è di per sé gratuita e non comporta alcun tipo di costo iniziale. Di contro, oltre i costi burocratici, la neo attività imprenditoriale presuppone comunque delle spese quasi standard, a partire da quelle legate all’acquisto o all’affitto di un immobile da destinare come sede dell’azienda, ai quali si aggiungono i costi per l’arredo. Ad ogni modo, l’attuale situazione del mercato immobiliare consente di accedere ad opzioni davvero interessanti.

Si passa poi ai costi relativi alla connessione Internet: in questo caso, è bene cercare un operatore che abbia delle proposte tagliate su misura per gli imprenditori. Vodafone, per esempio, riserva delle offerte per l’ADSL a chi possiede una partita iva. Rimanendo nell’ambito ICT bisogna poi provvedere alle dotazioni tecnologiche (come computer, stampanti e server) e ai software, i cui costi possono essere in alcuni casi non indifferenti.

Anche se mettersi in proprio può rappresentare un rischio, è il momento giusto per superare la paura e per intraprendere una nuova avventura.