Più dell’80% delle partite Iva dichiara 35 mila euro annui

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Più dell’80% del cosiddetto “popolo delle partite Iva” dichiara all’anno meno di 35 mila euro. Scorrere i dati delle dichiarazioni fornite dai contribuenti autonomi è istruttivo e sconfortante: si viene a sapere, per esempio, che solo lo 0,66% di chi ha aperto una partita Iva guadagna oltre i 200 mila euro. Un po’ pochi, a naso. Come sempre pochi sono quelli che dichiarano tra i 100 e i 200 mila euro: il 2,64%. Quasi uno su 5 o dichiara importi negativi, sotto zero, o inferiori ai mille euro annui.

La lettura è istruttiva perché almeno si ha un quadro giustificato in cifre di un andazzo di cui tutti sono a conoscenza ma che ogni volta sorprende: come il fatto che a Milano metà dei contribuenti guadagna sotto i ventimila euro l’anno. E’ chiaro che con questi importi uno Stato è costretto ad alzare la pressione fiscale fino ai livelli insostenibili attuali, dove il fisco si mangia metà dello stipendio e vale più della metà del Pil. Forse ci salverà Serpico, il nuovo maxi-computer a servizio della Agenzia delle Entrate in grado di elaborare 22 mila dati al secondo. Impressionante, certo: ma meno della progressione geometrica con cui è cresciuta l’evasione fiscale negli ultimi trent’anni.

E’ aumentata di cinque volte: nel 1981 i soldi nascosti al Fisco equivalevano a 54 miliardi di euro. Oggi invece i soldi evasi sono stati calcolati tra i 255 e i 275 miliardi di euro. Secondo il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, l’evasione fiscale vale tra il 16,3% e il 17,5% del Prodotto Interno Lordo. Il clamoroso restringimento della garanzia di anonimato tramite segreto bancario e l’incrocio delle informazioni disponibili forse metterà fine a dichiarazioni improbabili quanto offensive anche solo per una blanda richiesta di accertamento. In quell’11% che guadagna intorno ai 20 mila euro l’anno ci sono anche i 42 mila possessori di barche come certificato dai registri nautici. Il numero complessivo di possessori di yacht arriva a 92 mila. Ma questo è niente, se si pensa che in questa fascia di reddito rientrano anche 518 contribuenti che possiedono l’aereo.