Da 34 a 1200 euro mini-patrimoniale su tutto ciò che tieni in banca

Pubblicato il 7 Dicembre 2011 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Era una parola tabù, ma la tassa dell’uno per mille su tutti coloro che hanno un investimento finanziario realizza una vera patrimoniale. Si pagherà da un minimo di 34,2 euro fino a un massimo di 1200 euro. In versione mini, questa patrimoniale colpisce un plafond di 1900 miliardi, in pratica la metà delle ricchezza finanziarie delle famiglie italiane. Da cui ci si attende un gettito di 2,6 miliardi nel 2012 e di 4,7 miliardi nel 2013, quando il bollo salirà all’1,5 per mille. Riguarderà non più solo i conti titoli, quelli dove si conservano azioni, titoli di stato e bond, ma anche tutti gli investimenti finanziari, compresi quelli senza obbligo di deposito, come fondi comuni, hedge fund, fondi immobiliari, polizze, buoni, certificati, pronti contro termine, derivati. Si salvano fondi pensione e fondi sanitari.

Sui conti correnti tradizionali non cambia nulla, non sono considerati strumenti finanziari: si continuerà a pagare il solito bollo da 34,2 euro l’anno (escluse le posizioni fino a mille euro). Quindi, per fare un esempio, con 10 mila euro di Btp 34,2 euro erano, 34,20 rimangono. Fino a un valore di 34.200, cui applicando l’uno per mille si arriverebbe appunto a 34,2. Con 50 mila euro dal 2012 il bollo salirà a 50 euro, e a 75 nel 2013. Se l’uno per mille supera i 1200 euro non si pagherà un euro in più di questo importo. Così, per esempio, un patrimonio di 900 mila euro non sarà tassato nel 2013 con con un bollo di 1350 euro (applicando l’1,5 per mille) ma resterà ancorato ai 1200 euro di massimo stabilito.

La vera novità riguarda allora l’allargamento della base imponibile a strumenti finanziari che fino ad oggi (e fino alla fine del 2011) non avendo l’obbligo di deposito non erano tassati. Fondi comune e polizze parteciperanno alla base sui cui esercitare la pressione fiscale tramite bollo. Ora i conteggi verranno fatti sul valore di mercato, mentre prima si faceva riferimento al valore nominale, che non teneva conto delle oscillazioni di prezzi e rendimenti.