Pensioni 67 anni, tutte le categorie esentate. Una platea di 14600 lavoratori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
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In pensione a 67 anni:?No se fai parte di queste categorie di lavori gravosi

ROMA – Pensioni 67 anni, tutte le categorie esentate. Una platea di 14600 lavoratori. Dal 2019 si potrà andare in pensione a 67 anni, 5 mesi in più rispetto all’attuale normativa ma l’innalzamento dell’età pensionabile è stata fermata dal Governo per 15 categorie di lavoratori. Si tratta di tutti coloro che svolgono lavori ‘gravosi’ e particolarmente usuranti. Il piano pensionistico dell’esecutivo è stato presentato con un emendamento in Commissione Senato e costerà 385 milioni in quattro anni.

Categorie esentate dall’aumento dell’età pensionistica. L’esenzione dall’innalzamento dell’età pensionabile riguarda: infermieri ed ostetriche; maestre/i di asilo nido ed scuole dell’infanzia; macchinisti ferroviari; camionisti; conduttori di gru, autogru su autocarro, cestelli con piattaforma aerea, carrelli industriali; muratori; facchini; badanti; addetti alle pulizie; addetti alla raccolta di rifiuti; conciatori di pelli; operai e braccianti agricoli; marittimi; addetti alla pesca; siderurgici e lavoratori del vetro.

A beneficiare nel 2019 della deroga al pensionamento, secondo i conti del governo, saranno circa 14.600 lavoratori impegnati in attività gravose per una spesa che dovrebbe ammontare a 121 milioni di euro di cui 100 di maggiore spesa pensionistica, 3,7 mln di minori entrate fiscali e 18,2 di oneri per maggiori versamenti datoriali.

Una platea che nel 2020 arriverebbe a 15.400 lavoratori per una spesa pari a 176,7 milioni di euro di cui 141 mln di spesa previdenziale e 5,2 di minori entrate fiscali e che toccherebbe i 16.200 lavoratori per una spesa complessiva di 193,9 mln di euro nel 2021.

L’elaborazione del governo arriva fino al 2027, anno in cui la platea sfiorerà i 21mila lavoratori e la spesa salirà a 300 mln di euro di cui 166 mln di spesa pensionistica, 44,6 di minori entrate fiscali e 89,4 milioni di oneri per maggiori versamenti datoriali. (AdnKronos)