Pensioni alte tagliate: le nuove rivalutazioni sopra 2mila €

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2015 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni alte tagliate: le nuove rivalutazioni sopra 2mila €

Pensioni alte tagliate: le nuove rivalutazioni sopra 2mila €

ROMA – Tra i tweet di Renzi per annunciare la legge di Stabilità, quello intitolato “Pensioni, prime misure di sostegno” di fatto rinviava il tema della flessibilità in uscita conservando solo pochi interventi circoscritti. E dunque l’opzione donna, l’estensione della no tax area dei pensionati, l’ultima salvaguardia esodati. Non diceva però come avrebbe finanziato quelle misure. Oggi la relazione tecnica a supporto della manovra lo rivela: i soldi arriveranno dal taglio delle pensioni più alte, oltre i duemila euro gli assegni avranno rivalutazioni più basse.

Fino a tre volte il minimo (1500 euro) la rivalutazione resta intatta perché per loro non vi era stato alcun blocco perequativo: anzi, tra 1500 e 2000 euro sarà del 95%, contro il 90% attuale. Dalla fascia successiva scatta la nuova armonizzazione col segno meno.

La stangata arriva per le fasce tra quattro e cinque volte il minimo: 75% contro il 90% previsto ora; tra cinque e sei volte (50% contro il 75%) infine i trattamenti superiori a 6 volte il minimo riceveranno una rivalutazione del 45% (rispetto al 75%).

La Corte Costituzionale quest’anno, con la sentenza n. 70/2015, aveva dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni (perequazione automatica) negli anni 2012-2013 operata dal Governo Monti e quindi i pensionati hanno diritto ad un ricalcolo delle pensioni stesse comprensive della rivalutazione. E di conseguenza hanno diritto ad un rimborso.

Per il Governo Renzi gli effetti della sentenza sarebbero stati pari ad un esborso di 17,6 miliardi per il solo 2015, se avessero dato attuazione totale alla sentenza. Per rimediare parzialmente, il Governo Renzi ha approvato un Decreto Legge n. 65 del 2015, nel quale, ha di fatto approvato un rimborso comunque parziale, chiamato Bonus Poletti. Saranno infatti erogati solo 2,2 miliardi dei 17,6 miliardi spettanti ai pensionati.