Pensioni: -18,5% di assegni Inps nel 2012. Effetto dell’ultima finestra mobile

Pubblicato il 28 Dicembre 2012 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni: -18,5% di assegni Inps nel 2012. Effetto finestra mobile

ROMA – Calo delle nuove pensioni nei primi undici mesi del 2012: gli assegni liquidati dall’Inps, compresi quelli dell’ex Inpdap, sono stati 267.732 con un calo del 18,5% rispetto ai 328.549 dello stesso periodo del 2011. Il dato è l’effetto della finestra mobile e dello scalino scattati nel 2011 mentre la Riforma Fornero ha effetti dal 2013.

Il dato che tiene conto delle pensioni Inpdap, dal 2012 incorporato nell’Inps, è il risultato soprattutto dell’introduzione nel 2011 della finestra mobile (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti) e dello “scalino” previsto dalla riforma Damiano sempre per il 2011 per la pensione di anzianità con le quote (da 59 a 60 anni l’età minima a fronte di almeno 36 anni di contributi). Gli effetti della Riforma Fornero invece si avvertiranno dal 2013 quando si esauriranno la gran parte delle uscite con le vecchie regole (chi ha raggiunto i requisiti entro il 2011 e poi ha atteso le finestre).

Dal 2013 si potrà andare in pensione di vecchiaia con almeno 62 anni e tre mesi se donne (63 anni e 9 mesi se lavoratrici autonome) e con 66 anni e tre mesi se uomini. La stretta sarà significativa anche per le pensioni di anzianità. Rispetto ai primi nove mesi si è registrata una attenuazione del trend di diminuzione (dal 35,5% dei primi nove mesi al 18,5% dei primi 11). Nei primi 11 mesi dell’anno, secondo i dati che l’ANSA è in grado di anticipare, l’Inps ha liquidato 186.832 pensioni nel settore privato (-19% rispetto alle 230.549 erogate nello stesso periodo del 2011) e 80.900 nel settore pubblico (98.000 nello stesso periodo 2011 con un -17,5%), quello finora gestito dall’Inpdap, ora incorporato nell’Inps. Nel complesso i nuovi assegni liquidati sono stati circa 60.000 in meno rispetto a quelli liquidati nei primi 11 mesi dell’anno scorso dai due enti.

A ottobre e novembre c’è stata una accelerazione per le nuove pensioni (si è passati da 140.616 nuovi assegni nei primi 9 mesi a 186.832 nei primi 11) con 47.000 trattamenti in più ma il confronto era con un anno nel quale si usciva ancora con le finestre “fisse” (e quindi non nei mesi di ottobre e novembre). L’età media di uscita dal lavoro nel settore privato si conferma in crescita di un anno con il passaggio da 60,3 anni a 61,3 anni del 2012 mentre nel settore pubblico si è passati da 60,8 anni a 61,1 anni. Il calo più consistente è stato registrato per le pensioni di anzianità nel privato passate da 131.538 dei primi 11 mesi del 2011 a 93.404 dei primi 11 mesi del 2012 (-29%).

Un calo molto più ridotto si è avuto nel periodo per le pensioni di vecchiaia nel privato passate da 99.011 dei primi 11 mesi 2011 a 93.428 nei primi 11 mesi del 2012 (-5,6%). Nel periodo sono cresciute le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti passate da 49.079 dei primi 11 mesi 2011 s 66.812 (+36%) mentre si sono quasi dimezzate quelle dei lavoratori autonomi. Dal 2013 si esauriranno le uscite di coloro che possono andare in pensione con le vecchie regole e si comincerà ad uscire con le regole previste dalla riforma Fornero. Per le donne dipendenti del settore privato bisognerà avere compiuto almeno 62 anni e tre mesi nel 2013 (o 62 anni nel 2012 ma a quel punto si poteva uscire con le regole precedenti avendone 61 nel 2011 e avendo quindi anche scavallato la finestra mobile).