Pensioni, parla una esodata: “Da 8 anni in un buco nero. Anche questa manovra non ci salvaguarda”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2019 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, parla una esodata: "Da 8 anni in un buco nero. Anche questa manovra non ci salvaguarda"

Esodati protestano (Foto Archivio Ansa)

ROMA – “Da 8 anni siamo in un buco nero e anche questa manovra non ci salvaguarda”. Parola di Gabriella Stojan, lavoratrice esodata, che ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus, ha ribadito la richiesta al Governo di inserimento nella Legge di Bilancio 2020 di un provvedimento per la riapertura dell’Ottava Salvaguardia per gli ultimi 6mila esodati esclusi dalle precedenti.

Riguardo alla situazione del Comitato 6mila esodati, di cui è coordinatrice, Stojan ha spiegato: “Siamo da 8 anni in questa situazione. Dall’emanazione dell’ultima salvaguardia in particolare. Ci sono persone tra di noi che dovevano andare in pensione due anni fa e hanno già perso due anni. Molti di noi sono già finiti in un buco nero, per non parlare della salute che è andata completamente a rotoli. E ancora in questa nuova legge di bilancio la salvaguardia per noi ultimi esodati non c’è”.

Quindi la richiesta urgente: “Chiediamo che venga inserito un emendamento in questa legge di bilancio con la massima priorità. Prima della crisi del precedente governo avevamo avuto degli incontri con il sottosegretario Durigon, ci era stato detto che avrebbero valutato questa cosa, poi è caduto il governo e ci siamo ritrovati a ricominciare da capo. Di Maio ci aveva promesso che avrebbe inserito la salvaguardia nella legge di Bilancio. Abbiamo fatto numerose richieste per essere ricevuti dalla neo ministra Catalfo ma ancora non ci ha risposto”.

“Noi chiediamo una sanatoria di un’ingiustizia – prosegue – qualunque partito in Parlamento dovrebbe votare la nostra salvaguardia. Siamo gente nata negli anni ’50 e siamo ancora fermi al palo. La cosa che ci lascia maggiormente perplessi è che ci hanno sempre detto che l’Inps non è in grado di quantificare la platea degli esodati, ma non è l’Inps che deve farlo, è il legislatore”.

“Io sono stata licenziata ante la legge Fornero come gli altri, quindi a noi è stata applicata una legge retroattivamente. Molte di noi sono donne. Su di noi hanno messo una pietra tombale, è come se ci avessero cancellato dall’anagrafe, però le tasse le dobbiamo pagare. Gli unici che si sono mobilitati in nostro favore sono i sindacati. Il senatore Tommaso Nannicini ha dichiarato che si sarebbe impegnato a far inserire questo emendamento a nostro favore nella legge di Bilancio. In Commissione alla Camera l’on. Walter Rizzetto ha presentato un’interrogazione al ministro che però non ha ancora dato risposto”.

Fonte: Radio Cusano Campus