Pensioni, il governo fa marcia indietro: basteranno 40 anni di contributi

Pubblicato il 2 Luglio 2010 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
maurizio sacconi

Maurizio Sacconi

Marcia indietro del governo, che elimina il “refuso” sullo stop ai 40 anni di contributi per accedere alla pensione. Questa disposizione era contenuta in un emendamento alla manovra presentato dal centrodestra. Il relatore di maggioranza alla manovra, Antonio Azzollini del Pdl, ha presentato in Commissione Bilancio al Senato un emendamento che corregge la precedente proposta di modifica: non ci sarà più il riferimento all’aspetto dell’anzianità contributiva. Inoltre tornerà tutto come prima: l’aggiornamento triennale legato alle speranze di vita partirà dal primo gennaio 2015 e non più dal 2016 come era scritto nel precedente emendamento.

Il ministro Sacconi ha detto che è stato ”tutto risolto” e il testo è ”stato ripulito” dall’errore contenuto nella norma dei 40 anni di contributi prevista dall’emendamento Azzollini. Sacconi ha dunque confermato che chi avrà 40 anni di contributi nel 2016, indipendentemente dall’età, potrà andare in pensione regolarmente.

La vicenda era venuta a galla l’1 luglio, scatenando la reazione sdegnata dei sindacati, e Sacconi si era affrettato a precisare che si era trattato di un “refuso” e che il governo avrebbe provveduto ad eliminare l’emendamento quanto prima.