Pensioni e morti Covid: Inps risparmia 11,9 miliardi (prossimi 10 anni), +15% decessi rispetto alla media

Pensioni e morti Covid: Inps risparmia 11,9 miliardi. Gli effetti dell’epidemia di Covid nel 2020, ovvero l’eccesso di mortalità specie nella popolazione anziana, produrranno un bilancio positivo sui conti dell’Inps calcolati nei prossimi dieci anni.

Nel più ampio libro delle conseguenze economiche della pandemia, andrà aggiunto il cospicuo capitolo del risparmio nella spesa previdenziale: 11,9 miliardi.

Pensioni e morti Covid: Inps risparmia 11,9 miliardi

Per la definizione del risparmi bisogna quantificare (Istat e Istituto superiore di sanità) il record di decessi nel 2020 rispetto alla media dei cinque anni precedenti. E incrociare il dato con la quantificazione della minor spesa dovuta alla riduzione della platea dei beneficiari.

Il primo calcolo deve considerare i circa centomila decessi in più del 2020 (+15,6% rispetto alla media). A questa cifra va sottratta la quota di decessi sotto i 65 anni (fuori cioè statisticamente dal perimetro Covid). 

Nel 2020 centomila morti in eccesso rispetto alla media

I 96mila e 218 deceduti risultanti (pari a più del 90% della mortalità in eccesso) dobbiamo suddividerli in due gruppi. Circa ventimila tra 65 e 79 anni, il resto (76.708) oltre gli 80 anni.

A ognuno dei due gruppi dobbiamo attribuire il reddito pensionistico medio. Quindi imporre la proiezione attuariale che registra l’aspettativa di vita dei due gruppi nei prossimi dieci anni. 13 anni fino a 79 anni, 7 sopra gli 80.

Il risparmio annuale dell’Inps è stato di 1,11 miliardo di euro. Ma, appunto, se calcoliamo quanto avrebbe dovuto prendere di pensione nei prossimi dieci anni il gruppo sfortunato dei deceduti Covid 2020, si arriva alla cifra di quasi 12 miliardi di euro di risparmi.

Naturalmente è stata calcolata anche la quota di pensioni di reversibilità, per cui si stima anche la sopravvivenza statistica dei coniugi superstiti.

 

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