Pil in calo no problem per Biden, economia Usa “resilient”. E il Congresso gli stacca assegno 33 mld $ per Kiev

33 miliardi di dollari in aiuti - militari, umanitari e di ricostruzione - per l'Ucraina: l'impegno di Biden che si appresta a chiederli al Congresso Usa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2022 - 18:07 OLTRE 6 MESI FA
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Joe Biden (Ansa)

Pil in calo no problem per Biden, chiederà 33 mld per Kiev. L’economia americana “continua a essere resiliente di fronte a sfide storiche”. Il presidente americano Joe Biden guarda al bicchiere mezzo pieno sulle ultime performance dell’economia statunitense.

Pil in calo, ma per Biden economia Usa “resilient”

Sul dato più corposo, il calo del pil dell’1,4% su anno nel primo trimestre del 2022, deve invocare il concorso di “fattori tecnici”. E ovviamente il fatto che gli Stati Unti “stanno affrontando le sfide del Covid, dell’invasione non provocata di Putin in Ucraina e dell’inflazione”.

Primo trimestre 2022, prima battuta arresto della crescita dalla pandemia

Ma, la sfida, secondo Biden, il suo Paese la sta conducendo “da una posizione di forza”. A dispetto di malumori sparsi, una recessione non sembra imminente, la spesa di famiglie e imprese resta forte, il mercato del lavoro è robusto.

E dire che in effetti questa del primo trimestre è la prima battuta d’arresto dell’economia Usa da quando la pandemia ha colpito. La bilancia commerciale pesa sul debito pubblico per colpa delle esportazioni in calo.

Un brutto risveglio dopo un anno sul treno accelerato di una crescita mai così sostenuta addirittura dai tempi di Reagan. 

Joe Biden chiederà 33 mld di dollari per aiutare Kiev

E tuttavia, l’economia è così “resilient”, per citare il presidente, che Joe Biden chiederà (riferisce il Washington Post) al Congresso di autorizzare il finanziamento di 33 miliardi di dollari, di cui 20 per aiuti militari, per sostenere l’Ucraina nella guerra contro la Russia.

Un orizzonte temporale da qui ai prossimi cinque mesi: segno, peraltro, che gli Usa si preparano a un conflitto di lunga durata: sarà un Putin strangolato dalle sanzioni e fuori dal gioco economico globale a scegliere il terreno di confronto.

Altri 8,3 miliardi di dollari di aiuti economici serviranno ad “aiutare il governo ucraino a rispondere alla crisi immediata”.

Mentre circa 3 miliardi di dollari sono destinati a finanziare l’assistenza umanitaria e a fronteggiare l’aumento dei prezzi delle forniture alimentari globali a causa dell’aggressione russa contro l’Ucraina, che è uno dei maggiori produttori di grano mondiali.