Agcom apre istruttoria su recapito raccomandate. Poste Italiane: “Correttezza e trasparenza nella nostra condotta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2019 - 20:36| Aggiornato il 29 Novembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Poste Italiane: Stupiti per istruttoria AgcmROMA – In merito all’istruttoria avviata dall’Agcom, per una “presunta violazione del Codice del Consumo”, Poste Italiane precisa, con fermezza, che “le proprie condotte commerciali sono improntate a principi di correttezza e trasparenza per la piena tutela dei clienti e si riserva di dimostrarlo nel corso dell’istruttoria”.

“Rispetto alle paventate condotte evidenziate nel comunicato dell’Autorità, è necessario e opportuno precisare che è priva di qualsiasi fondamento l’ipotesi secondo la quale Poste Italiane abbia posto in essere azioni che ingannino i clienti in merito alle caratteristiche del prodotto raccomandata”.

Antitrust avvia istruttoria sul servizio di recapito delle Poste

La replica di Poste Italiane è arrivata dopo che l’Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti dell’azienda, per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate.

L’ipotesi, riferisce una nota dell’Autorità, è che il cliente/mittente che decida di rivolgersi a Poste per inviare una Raccomandata potrebbe essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate. 

Secondo l’Authority, “l’avviso di giacenza del plico raccomandato verrebbe spesso depositato nella cassetta postale del destinatario dell’invio senza previo accertamento della presenza o meno del medesimo al proprio domicilio. Costringendo quindi il destinatario che voglia entrare in possesso del plico ad esperire procedure alternative previste da Poste, con uno slittamento dei tempi di consegna e un dispendio di tempo ed energie che non sarebbe necessario qualora il tentativo di consegna venisse realmente effettuato. Poste, inoltre, avrebbe veicolato messaggi ingannevoli riguardo al servizio di Ritiro digitale, vale a dire la versione evoluta della consegna fisica, delle raccomandate, con riferimento alle relative condizioni economiche e di utilizzo”. Nella giornata di oggi, i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi della società interessata, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Poste Italiane, in un comunicato comunica come avviene la procedura di consegna delle raccomandate spiegando che “è assoluto interesse dell’azienda, in termini di efficienza e controllo dei costi, che la consegna delle raccomandate avvenga sin dal primo tentativo di recapito presso il domicilio del destinatario, poiché, riconsegnare presso l’ufficio postale – le cosiddette inesitate – rappresenta una chiara inefficienza economica a tutto danno dell’impresa anche alla luce del fatto che il ritiro presso l’ufficio postale, di corrispondenza non consegnata a domicilio, è totalmente gratuito per il destinatario”. 

“Con lo scopo di chiarire la dimensione dell’attività di recapito Poste precisa che sono state consegnate – nel corso del 2019 – oltre 120 milioni di raccomandate, ricevendo, nel medesimo periodo, meno di 1000 reclami relativi agli avvisi di giacenza, pari allo 0,000008% del totale delle raccomandate regolarmente gestite”. 

“L’azienda opera un incessante controllo ispettivo sulla qualità del servizio, superando gli standard tradizionalmente previsti in materia, con regolari e accurate verifiche sull’intera filiera organizzativa, adottando, ove si riscontrino irregolarità, i più rigorosi provvedimenti disciplinari”.

“A titolo esemplificativo, nel 2019, in una sola giornata, sono stati eseguiti oltre 100 controlli in contemporanea sull’intero territorio nazionale. A conferma che i singoli casi di comportamento irregolari non sono compatibili con la strategia e la condotta dall’azienda”.

“Si sottolinea, altresì, che il servizio di recapito delle raccomandate rientra negli obblighi di servizio universale con specifici standard di qualità che l’azienda assicura puntualmente e che sono oggetto di costante e formale verifica da parte del regolatore di settore Agcom“. 

“Altrettanto infondata risulta l’ipotesi di aver “veicolato messaggi ingannevoli riguardo al servizio di ‘ritiro digitale’ con riferimento alle ‘condizioni economiche di utilizzo’; infatti, come  ampiamente documentabile, ogni strumento informativo, cartaceo o digitale, riporta in evidenza le condizioni del servizio peraltro assolutamente gratuito, opzionale e non alternativo rispetto alle tradizionali modalità di recapito”.    

“Dunque, l’ipotesi di una strategia ingannevole verso i clienti è del tutto infondata e lesiva dell’immagine dell’azienda. Poste Italiane consapevole del suo ruolo strategico nel Sistema Paese ribadisce la piena attuazione del Piano industriale, comunicato al mercato nel 2018, che prevede, tra l’altro, investimenti complessivi di 2,8 miliardi di €, di cui 2,2 miliardi, in gran parte già realizzati, dedicati al solo settore Corrispondenza, logistica e distribuzione, con l’obiettivo di migliorare i servizi a sostegno dei cittadini, delle imprese e della Pubblica amministrazione”. 

Fonte: Agi, Poste Italiane