Prada “tradisce” Milano e si quota a Hong Kong

Pubblicato il 28 Gennaio 2011 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

Un modello della collezione Prada in passerella

Prada per una volta “tradisce” Milano, città a cui è legata dalla fondazione del marchio, avvenuta dal 1913: il tradimento si consumerà in Borsa perché per quotare il marchio è stato scelto il mercato, molto dinamico, di Hong Kong.

Il perché di questa scelta è dettato dai numeri: la Borsa asiatica vanta 78 quotazioni in un anno, una cifra che nel 2010 non hanno raggiunto le borse europee messe insieme. Per questo il duo Miuccia Prada-Patrizio Bertelli (insieme controllano il 95% dell’azienda) hanno rotto gli indugi e annunciato la quotazione.

”Affrontiamo con serenità il futuro e, fiducioso nell’ulteriore sviluippo del gruppo, possiamo cogliere le migliori opportunità offerte dal mercato internazionale dei capitali”. Così l’amministratore delegato di Prada, Patrizio Bertelli, commenta la decisione adottata dal Cda di quotare l’azienda alla Borsa di Hong Kong. ”La strategia di espansione in tutto il mondo, condotta in un quadro di stretto controllo dei costi, ha portato a un’importante crescita di ricavi e redditività, rafforzando ulteriormente la nostra primaria posizione nel mercato dei beni di lusso”, ha aggiunto.

Il periodo è quello giusto: le valutazioni del gruppo sono vicine ai massimi mai raggiunti e il valore del marchio fa sperare in un’ottima accoglienza da parte del mercato. Soprattutto in Asia dove Prada ha un notevole appeal per gli investitori. Un valorizzazione generosa della società: è questo il motivo principale che ha portato la società a Hong Kong, dopo ben quattro tentativi andati a vuoti nel corso di 10 anni a Milano, anche per l’emergere di crisi finanziarie internazionali.

Prada collocherà tra il 20 e il 25% del capitale, inclusa la quota di Intesa che arriva al 5%.