Premi di produttività, lavoro all’ estero: ecco nuove regole

di Giulio Mitolo
Pubblicato il 3 Giugno 2016 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
Premi di produttività, lavoro all' estero: ecco nuove regole

Premi di produttività, lavoro all’ estero: ecco nuove regole, articolo di Giulio Mitolo (nella foto)

ROMA – Premi di produttività. Ecco alcune buone notizie dal fronte lavoro da conoscere e divulgare anche in tema di voglia di impresa e incentivi alla mobilità.

Significative “buone nuove” giungono sul tema Lavoro dall’introduzione delle agevolazioni fiscale ai Premi di produttività, dalla rinnovata voglia di impresa dei giovani e dai premi alla mobilità dei lavoratori all’estero; ma andiamo per ordine.

Partiamo dagli incentivi alla produttività, concordati nella contrattazione collettiva, che consentirà di ottenere una tassazione scontata del 10 per cento sui premi ai dipendenti entro i 2.500 euro, fino ad arrivare a tassazione nulla sui welfare benefit (buoni mensa, contributi spese, etc.).

La risposta delle aziende italiane alla comunicazione apparsa on line sul sito del Ministero dell’Economia è particolarmente incoraggiante, considerando che attualmente si registrano circa 280 accordi aziendali depositati, in riferimento ai premi di produzione del periodo 2015 (possibilità aperta fino al 15 giugno), mentre per il 2016 si possono caricare accordi contrattuali entro i 30 giorni successivi dalla stipula.

Un vantaggio di “buone prassi” che aiuta l’azienda ad un più variegato sistema di premialità verso i dipendenti, non sempre incentivato dal peso delle tasse e che può costituire una utile spinta verso un migliore clima aziendale ed una maggiore motivazione dei lavoratori.

Altra notizia interessante nel panorama italiano da valorizzare è la propensione dei giovani italiani a “Fare Impresa”; secondo uno studio della Fondazione UE per l’occupazione, emerge che l’Italia è la prima in Europa per percentuale di giovani che mettono su un’attività imprenditoriale o professionale.

La performance è senza dubbio influenzata dall’asfittica domanda di questi ultimi 10 anni che spingono il giovane a trovare alternative “autonome” ma potrebbe essere anche influenzata dalla necessità, a volte imposta dai datori di lavoro, di rendersi indipendenti dal punto di vista contrattuale e spingerli verso la formula della Partita Iva; rimane il dato interessante che i giovani dai 15 ai 29 anni, riescano a “sfruttare” le agevolazioni e gli aiuti alla creazione d’impresa giovanile.

Opportunità che fioccano sia a livello comunitario che nazionale/regionale, senza contare che anche le stesse grandi città metropolitane italiane, pressate dai fenomeni della disoccupazione, mettano a capitolo di spesa, budget per l’imprenditoria giovanile; un fenomeno che può ancora migliorare se si riuscisse a mettere a “sistema” le variegate agevolazioni presenti sul mercato del lavoro, poiché queste misure spesso sono a corrente alternata e poco coordinate fra loro.

Ed infine il Programma Reactivate che la Commissione Europea ha messo a disposizione per gli over 35, che vogliano accedere ad un lavoro, tirocinio o apprendistato in un Paese diverso da quello di residenza.

La possibilità del bando è aperta ai servizi per l’impiego, privati e pubblici e alle organizzazioni specializzate di collocamento; opportunità, con un budget di 3 milioni di euro, disponibile fino al 1° di luglio 2016; la Direzione Generale Occupazione UE chiede l’invio di proposte che contempli un pacchetto completo di servizi di mobilità che combini misure di attivazione personalizzate e sostegno finanziario diretto sia al gruppo target (cittadini dell’UE over 35 anni, in particolare disoccupati) che ai datori di lavoro (in particolare PMI); tra i vari aspetti, bisognerà includere servizi di informazione e assistenza sulle opportunità di lavoro, di incontro domanda-offerta e di preparazione del collocamento/assunzione, apprendistati e tirocini e fornire sostegno finanziario diretto sia al gruppo target che ai datori di lavoro.

Sarà però necessario organizzare un Consorzio con almeno 4 partner di 4 differenti Stati membri UE. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito:  http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=485&furtherCalls=yes

La dinamica del lavoro, specie di questi tempi, è “dinamica”. E muoversi, si sa, fa sempre bene.