Procedura d’infrazione, dalla Commissione filtra lo stop che ci assolve. Fino alla prossima manovra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2019 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA
Procedura d'infrazione, dalla Commissione filtra lo stop che ci assolve. Fino alla prossima manovra

Procedura d’infrazione, dalla Commissione filtra lo stop che ci assolve. Fino alla prossima manovra

ROMA – I capi di gabinetto dei commissari europei hanno deciso di suggerire al Collegio che la procedura per debito contro l’Italia non è necessaria. E’ quanto si apprende da fonti Ue. La discussione passa ora nelle mani dei commissari per la conferma.

Almeno dal punto di vista tecnico, si conferma dunque quanto già trapelava ieri dal vertice dei premier impegnati nelle importanti nomine per il rinnovo delle cariche istituzionali europee più alte: l’aggiustamento della manovra ha convinto l’attuale Commissione a concedere più tempo, una tregua sui conti per raggiungere, e verificare, gli obiettivi di bilancio nel contenimento del debito.

La correzione approvata dal governo italiano, con il decreto ‘salva-conti’ già firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accorcia visibilmente la distanza tra Roma e Bruxelles. Almeno quella sul 2019. I messaggi arrivati ieri a margine della maratona del vertice europeo sulle nomine sono rassicuranti, e puntano tutti verso una chiusura positiva del dossier durante il Collegio dei commissari previsto per oggi. Resta però il problema dei saldi 2020, su cui l’Italia non ha fornito alcuna rassicurazione.

La mossa dell’esecutivo gialloverde, che prevede un miglioramento del saldo strutturale di 0,3 punti percentuali, piace ai mercati, con lo spread che tocca i minimi da un anno e chiude a 221 punti, e avvicina le posizioni, anche se non chiude del tutto la partita. Ma aiuta a demolire la base per l’apertura della procedura per debito eccessivo.

Bruxelles avrebbe voluto una forte presa di posizione sul calo del debito e sulle misure alternative all’aumento dell’Iva, che però non è arrivata. I commissari cercheranno quindi un modo per far sentire al Governo la pressione sulla prossima manovra, spostando più in là nell’anno il rischio di apertura della procedura per debito eccessivo. (fonte Ansa)