Project Management e PMI italiane: amore a prima vista?

Redazione
Pubblicato il 16 Dicembre 2021 - 10:56| Aggiornato il 17 Dicembre 2021 OLTRE 6 MESI FA

Quando si parla di trasformazione digitale e di innovazione nella piccola impresa italiana a volte si percepisce la mancanza di un sostrato culturale. Non è tanto la dimestichezza a masticare termini anglosassoni, quanto l’incapacità di molte PMI di cambiare a livello di organizzazione, metodo e strategia. Tre condizioni essenziali per creare terreno fertile su cui innestare l’innovazione.

Gestione dei progetti nelle piccole imprese

Introdurre il project management nella piccola e media impresa italiana, laddove ancora fatica a fare capolino, significa anzitutto serrare i denti per scontrarsi con antiche reticenze e vecchi tabù. Di contro, c’è l’ottima consolazione di poter agire entro ampi margini di miglioramento. Il project management infatti è l’olio che serve agli ingranaggi della piccola impresa per raggiungere gli obiettivi fissati nelle roadmap di sviluppo innovativo in tempo, e nel rispetto del budget.

Il project management in ambito PMI si basa sulla corretta pianificazione e distribuzione delle risorse, per il raggiungimento di piccoli e grandi obiettivi. All’interno di realtà produttive che si trovano ad operare con budget ridotti, la gestione dei progetti ha il suo focus sull’organizzazione e l’allocazione di risorse limitate per ottenere il massimo impatto sul mercato al momento della consegna dei prodotti/servizi.

Agile project management: persone e strumenti

La metodologia Agile può offrire una marcia in più per la gestione di alcuni progetti dentro le piccole imprese italiane. Il miglioramento di un progetto esistente, il lancio di un nuova idea, la decisione di ampliare il proprio mercato di riferimento. La metodologia Agile consente infatti di pianificare, gestire i team, sviluppare, lanciare ed apportare le modifiche necessarie ad un progetto al momento giusto, correggendo quando necessario. Avendo in ogni momento chiara la progressione relativa al progetto, le risorse coinvolte – i loro ruoli, le competenze specifiche e quelle orizzontali e intercambiabili, si possono risparmiare risorse e aiutare a consegnare un progetto di successo secondo la pianificazione e nel rispetto del budget.

A fianco alle persone ci vogliono gli strumenti, i tool che semplificano le pratiche collaborative e la condivisione delle informazioni, permettendo alla struttura di avere quella flessibilità necessaria a garantire il pieno rispetto del ciclo di vita del prodotto.

Perché assumere un consulente in project management?

Prima di poter applicare il project management hai bisogno di qualcuno che dall’esterno possa aiutarti a capire in che modo implementarlo. C’è sempre bisogno di partire da una solida analisi per dare forma ad una cornice iterativa efficace di gestione dei progetti. Partendo da un framework generale, il project manager può aiutare la tua piccola impresa a:

  • Riorganizzare le risorse
  • Controllare i progressi
  • Migliorare le tempistiche di consegna
  • Ascoltare i feedback degli utenti
  • Tenere in modo più chiaro traccia delle spese
  • Implementare un sistema interno di valutazione

Conclusioni

Si parla di project management ormai da alcuni decenni, ma sono state unicamente le grandi aziende, ad oggi, a farne davvero tesoro. Per tutte le altre questo framework può divenire essenziale per fare progressi a livello analitico, strategico ed operativo. Basta investire un po’ a livello di consulenza, formazione e introduzione di nuove risorse.

Attenzione però ai venditori di ‘aria fritta’. Nessun corso intensivo di 72 ore potrà davvero cambiare le carte in tavola garantendo alla tua azienda di spiccare il volo, di fare il primo importante passo sulla strada dell’innovazione.

Soltanto applicando rigorosi modelli di project management con costanza e dedizione si potranno ottenere effetti benefici duraturi nel medio-lungo periodo.

Cambiare è sempre faticoso, e non basta accettare la sfida inizialmente, bisogna essere capaci di superare numerosi ostacoli senza desistere. Per questa ragione, dopo una prima consulenza esterna, nelle piccole imprese italiane, l’inserimento di un project manager a libro paga può aiutare a gestire la complessità in maniera continuativa, per trainare la crescita nell’esatta direzione degli obiettivi impostati dai vertici dell’azienda.