Province, mobilità dipendenti: distacco a marzo. Calendario

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2015 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Province, mobilità dipendenti: distacco a marzo. Calendario

Province, mobilità dipendenti: distacco a marzo. Calendario

ROMA – Scatta il countdown per l’operazione mobilità, che riguarderà i dipendenti delle Province in soprannumero. Le prime scadenze sono fissate già per fine ottobre, quando dovranno essere comunicati i primi dati sugli esuberi. La roadmap per gli spostamenti è scandita passo dopo passo nel decreto sui criteri di mobilità, che sarà pubblicato ad ore in Gazzetta Ufficiale.

Da quel momento partirà il meccanismo che nel giro di qualche mese vedrà, la data da appuntare è fine marzo, completati i trasferimenti, almeno una tranche, visto che il processo, si legge nel provvedimento, è sottoposto a precisi aggiornamenti. Questo il calendario a partire da oggi (redatto dal Sole 24 ore), dal consenso dei dipendenti in comando o distacco alla data in cui prenderanno servizio in altra sede.

ENTRO 10 GIORNI Viene acquisito il consenso dei dipendenti in comando o distacco a essere inquadrati nella Pa in cui lavorano. ENTRO 30 GIORNI Province e Città metropolitane inseriscono gli elenchi degli esuberi nel portale nazionale della mobilità. ENTRO 60 GIORNI Gli altri enti pubblici, locali e statali, inseriscono nel portale della mobilità i posti disponibili nei loro organici per la ricollocazione dei dipendenti degli enti di area vasta.

ENTRO 90 GIORNI La Funzione pubblica comunica i posti disponibili per la ricollocazione dei dipendenti. ENTRO 120 GIORNI Il personale in «soprannumero» esprime la propria preferenza per la ricollocazione. ENTRO 150 GIORNI Il dipartimento della Funzione pubblica assegna ai nuovi datori di lavoro il personale interessato dalle procedure di mobilità. ENTRO 180 GIORNI I dipendenti prendono servizio nella nuova collocazione. (Infografica Sole 24 Ore).

Da ricollocare anche il personale della polizia provinciale e quello della Croce Rossa. Intanto il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, fa sapere che “da metà ottobre” circa mille dipendenti delle Province saranno destinati agli uffici giudiziari (cancellerie o tribunali), in virtù di un bando di mobilità, finalizzato a svuotare gli enti di area vasta e a indirizzare i lavoratori laddove c’è carenza.

In base allo stesso decreto sui criteri di mobilità, inoltre, altri due mila saranno trasferiti verso gli uffici giudiziari tra il 2016 e il 2017. Per quanto riguarda gli stipendi si parla del mantenimento del salario originario, tranne che per le indennità specifiche. Per la Fp Cgil,”non c’è però una garanzia chiara”. Il cronoprogramma per i trasferimenti prevede che, come già stabilito, a fine ottobre le Regioni scelgano quali competenze prendersi dalle Province, che si trasformeranno in enti di area vasta, in attuazione della riforma Delrio.

Entro la stessa data le Province dovranno inserire sul portare della mobilità, aperto dal Governo, gli elenchi sui soprannumerari, si parla di circa 20 mila personale. A fine novembre tutte le amministrazioni, comprese quelle centrali, dovranno dare conto delle loro disponibilità, così che per la conclusione del 2015 il dipartimento della Funzione Pubblica sarà in grado di rendere nota la mappa di tutti i posti liberi. Entro il 31 gennaio gli esuberi potranno esprimere le loro preferenze per il trasferimento su cui farà affidamento il ministero quando a fine febbraio farà incrociare domanda e offerta.

Per marzo è prevista la presa in servizio. Se queste sono le tappe i criteri per i trasferimenti fanno innanzitutto perno sulle funzioni: vicinanza dall’ufficio d’origine e rispetto dell’area di competenza, così che si possano svolgere per quel che possibile lavori non troppo differenti. Saranno riconosciute delle vie preferenziali ai lavoratori che beneficiano della legge 104 e quanti hanno figli piccoli (sotto i tre anni).