Mutui: diminuiscono i tassi ma crescono le famiglie in difficoltà. Qualche consiglio per “sopravvivere”

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

I tassi dei mutui sono nuovamente “leggeri” e meno gravosi per le famiglie. Ma sono moltissimi ancora gli italiani che “soffrono” per la rata del mutuo ogni mese e in 28 mila hanno optato per la sospensione dei pagamenti.

Come scrive il Corriere della Sera “per un mutuo variabile di 100 mila euro a venti anni sono richiesti, secondo i dati di Mutui Online, tassi attorno al 2% con rate di poco superiori a 500 euro al mese. Bastano 370 euro se ci si impegna per un rimborso trentennale. Anche i tassi fissi sono ai minimi: per lo stesso mutuo a 20 anni si arriva poco sopra il 4%, con rata indicativa attorno a 625 euro e per il trentennale si sale di un paio di decimi di punto, con una rata da 500 euro al mese”.

A fronte di questi dati “positivi” la nostra economia mostra ancora la sua fragilità e lo dimostra il numero sempre maggiore di “debitori” che hanno difficoltà con le rate. Per questo il Corriere della Sera ha deciso di stilare un vademecum in cinque punti per aiutare le famiglie in crisi.

Punto primo: chi ha un mutuo di almeno 250 mila euro e ha problemi di lavoro/famiglia può accedere alla moratoria statale che prevede una sospensione delle rate per un massimo di otto mesi. Ovvero per otto mesi non si paga più il mutuo, e dopo si riprende a pagare normalmente. Se prima della sospensione, ad esempio, mancavano dieci anni alla fine del mutuo, dopo gli otto mesi il tempo rimanente sarà lo stesso. Per la presentazione della domanda va monitorato il sito www.dt.tesoro. it/it/doc_hp/fondomutuipc. html raccogliendo la documentazione necessaria e presentandola il più presto possibile. Lo Stato mette a disposizione 20 milioni di euro per questi sgravi sui mutui.

Punto secondo: oltre a quella statale c’è anche la moratoria Abi, ovvero delle banche che può essere sftuttata fino a gennaio 2011. In questo caso ci sono due possibilità: sospensione fino a 12 mesi dell’intera rata, con riconoscimento differito degli interessi maturati nel frattempo; oppure sospensione della sola quota capitale. Per sapere come i singoli istituti applichino l’agevolazione è necessario rivolgersi allo sportello, oppure consultare la sezione del sito www.abi.it dedicata al piano famiglie.

Punto terzo: oltre a queste due moratorie è possibile chiedere alla banca di cambiare il piano del mutuo, allungandolo o diminuendo la durata oppure cambiando la tipologia di tasso, ma l’istituto non ha alcun obbligo di dare corso alla richiesta.