Reddito di cittadinanza: a chi bara verrà confiscato il sussidio già erogato. Almeno quello…

di Dini Casali
Pubblicato il 8 Marzo 2019 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA
Reddito di cittadinanza: a chi bara verrà confiscato il sussidio già erogato. Almeno quello...

Reddito di cittadinanza: a chi bara verrà confiscato il sussidio già erogato. Almeno quello…

ROMA – I proclami di Lega e M5S assicurano che nemmeno un euro dei fondi destinati al reddito di cittadinanza finiranno a chi povero non è, a chi ci marcia omettendo qua o, falsificando là, ai separati di comodo, ai professionisti della dichiarazione infedele… Poi però la realtà di un meccanismo di validazione necessariamente farraginoso e le prime istruzioni diffuse ci dicono che al momento di filtri preventivi prima della domanda all’Inps non esistono, vale piuttosto l’Isee (il livello di reddito) che ognuno si fa in splendida solitudine con l’autodichiarazione.

E si scopre – novità di oggi – che per sanzionare l’eventuale furbetto togliendogli il sussidio già ottenuto è servito un emendamento al decretone, cioè la previsione di una fattispecie legale precisa, non dichiarazioni d’intenti o petizioni di principio. “State attenti prima di fare i furbetti perché tutti i dati sono raccolti e la Guardia di Finanza non vede l’ora di beccare il primo furbo che porta via qualcosa che invece sarebbe diritto di qualcun altro”, avvisa Salvini. Ma, intanto, solo ieri è arrivato l’emendamento che dispone il finanziamento per assumere altri 100 finanzieri.

A chi bara sarà confiscato il beneficio già ottenuto. Nuova stretta contro i ‘furbetti’ del Reddito. Il M5S con un emendamento al Decretone chiede di punire con la confisca del beneficio chi, per ottenerlo, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi e omette le informazioni dovute. Reati per i quali è già previsto dal provvedimento la pena da due a sei anni di carcere. La confisca scatta anche nei casi di omessa comunicazione della variazione del reddito o del patrimonio.

100 ispettori della Guardia di Finanza in più per i controlli. Assumere 100 ispettori della Guardia di finanza a partire dal primo ottobre 2019 per rafforzare i controlli necessari con l’entrata a regime del reddito di cittadinanza. Lo chiede il M5S con un emendamento al Decretone depositato nelle commissioni alla Camera. Le risorse necessarie sono pari a poco più di 500mila euro nel 2019, lievitano a circa 4 milioni all’anno fino al 2021, per poi arrivare a superare i 5 milioni l’anno dal 2022.

(fonte Ansa)