Reddito di Cittadinanza, ora si può perdere rifiutando un’offerta congrua dai privati

La modifica è frutto di emendamenti identici riformulati presentati anche da Maurizio Lupi (Noi con l'Italia), Riccardo Zucconi (FdI), Rebecca Frassini (Lega), Paolo Zangrillo (FI), da Lucia Scanu e Manuela Gagliardi (Misto).

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2022 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA
Reddito di Cittadinanza, ora si può perdere rifiutando un'offerta congrua dai privati

Stretta al Reddito di Cittadinanza. Anche il No a un’offerta congrua a chiamata diretta da un datore di lavoro privato ora potrà costare la perdita del reddito.

L’emendamento approvato alla Camera

Lo prevede un emendamento presentato dal centrodestra al dl aiuti approvato dalle commissioni della Camera con il voto contrario del M5s. Le offerte congrue possono essere proposte “direttamente dai datori di lavoro privati” ai beneficiari che firmano il Patto per il lavoro (in cui è previsto l’obbligo di accettarne almeno una di tre). Il datore di lavoro privato comunica quindi il rifiuto al centro per l’impiego ai fini della decadenza.

La modifica è frutto di emendamenti identici riformulati presentati anche da Maurizio Lupi (Noi con l’Italia), Riccardo Zucconi (FdI), Rebecca Frassini (Lega), Paolo Zangrillo (FI), da Lucia Scanu e Manuela Gagliardi (Misto). Un emendamento quasi identico era stato presentato da Marialuisa Faro, passata nel frattempo da M5s a Ipf, che lo ha ritirato.

Il Pd ha votato a favore, allineandosi al parere del governo. La norma prevede inoltre che il ministro del Lavoro debba definire con decreto le modalità di comunicazione e di verifica della mancata accettazione dell’offerta congrua.

Le parole di Paolo Zangrillo (Forza Italia)

“Grazie ad un emendamento di Forza Italia a mia prima firma approvato nel dl aiuti è stato inferto un duro colpo al Reddito di cittadinanza. Finalmente i datori di lavoro potranno proporre un’offerta diretta ai percettori del beneficio baipassando l’inefficace sistema dei centri per l’impiego e dei navigator”. Lo dichiara in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo.

“Una norma molto semplice che risolve due problemi: rispondere all’attuale carenza di forza lavoro in diversi settori e smascherare finalmente chi vuole solo un sussidio e non il lavoro. Il dato politico rilevante del voto di ieri – aggiunge – è che l’inefficienza del reddito di cittadinanza è stata ufficializzata con un voto ampiamente maggioritario del Parlamento che rappresenta finalmente una svolta della quale ci auguriamo possa prendere atto anche il Movimento 5 Stelle”.