Ristori bar, ristoranti, palestre… Codice Ateco e perdite: come funzionano gli indennizzi

Sono in arrivo ristori per bar, ristoranti, palestre e tutte le attività costrette a chiudere ancora col nuovo Dpcm. Come funzionano e cos’è il codice Ateco.

Soldi (ristori) per tutte le attività che hanno chiuso, o mai riaperto, dopo l’ultimo Dpcm. Si tratta quindi di bar, ristoranti, locali, palestre, piscine, cinema, discoteche, teatri…

Gli indennizzi saranno maggiori per le attività completamente sospese, minori per le altre attività obbligate a chiusure limitate, con ristori che vanno dal 100 al 400 per cento del fatturato perduto.

I maggiori benefici dovrebbero andare a discoteche, cinema, teatri, palestre, sale Bingo e altre strutture costrette a chiudere del tutto i battenti. A loro sarà riconosciuta con bonifico dell’Agenzia delle Entrate una somma doppia rispetto a quella che avevano percepito a giugno. Con la prima operazione fondo perduto disposta dal decreto Rilancio. ù

L’importo sarebbe confermato al 100 per cento per chi ha avuto una diminuzione pur se significativa della propria attività. Come i bar e i ristoranti costretti a chiudere alle 18.

Il codice Ateco, cos’è e a cosa serve

La classificazione dei ristori avverrà in base ai codici Ateco. In tutti questi casi comunque non ci sarà bisogno di alcuna particolare formalità, e non bisognerà dimostrare di aver subito una perdita di fatturato. 

La classificazione delle attività economiche ATECO (ATtività ECOnomiche) è una tipologia di classificazione adottata per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico.

È la traduzione italiana della nomenclatura delle attività economiche creata dall’Eurostat, adattata dall’ISTAT alle caratteristiche specifiche del sistema italiano. Attualmente è in uso la versione ATECO 2007, entrata in vigore dal 1º gennaio 2008, che sostituisce la precedente ATECO 2002, adottata nel 2002 ad aggiornamento della ATECO 1991.

Si tratta di una classificazione alfa-numerica con diversi gradi di dettaglio. Le lettere indicano il macro-settore di attività economica, mentre i numeri (che vanno da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori stessi. Le varie attività economiche sono raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (codifica: 1 lettera), divisioni (2 cifre), gruppi (3 cifre), classi (4 cifre), categorie (5 cifre) e sottocategorie (6 cifre). (Fonti Il Messaggero e Wikipedia).

 

 

 

 

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