Rottamazione ter: 31 luglio termine ultimo per la prima rata. Chi non paga perde lo sconto su interessi e more

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2019 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Rottamazione ter: scadenza 31 luglio

Pace fiscale, 31 luglio scade termine prima rata rottamazione ter

ROMA – Ultimi giorni per pagare la prima rata della “rottamazione – ter” delle cartelle. La scadenza, fissata al prossimo 31 luglio, riguarda circa 1,2 milioni di contribuenti che entro lo scorso 30 aprile hanno aderito alla definizione agevolata e a cui Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato la “Comunicazione delle somme dovute”, cioè la lettera di risposta con il dettaglio degli importi da pagare e i bollettini delle rate secondo il piano di pagamenti scelto in fase di adesione. Il mancato pagamento della prima rata, ricorda l’Agenzia, fa perdere i benefici della rottamazione.

I contribuenti ammessi alla rottamazione-ter pagheranno il debito residuo, senza sanzioni e interessi di mora. Ma il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, puntualizza l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’Agente della riscossione dovrà riprendere, come previsto dalla legge, le azioni di recupero.

Inoltre, secondo quanto stabilito dal Decreto Crescita che ha riaperto i termini per aderire agli istituti agevolativi della pace fiscale (“rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”), le cartelle o avvisi già ammessi al pagamento agevolato, con prima o unica rata da pagare entro il 31 luglio 2019, non possono essere nuovamente inseriti in una dichiarazione di adesione perché l’istanza non sarà accolta.

“Pertanto, – insiste l’Agenzia – con riferimento ai debiti oggetto di una richiesta di rottamazione-ter presentata entro il 30 aprile, per non perdere i benefici della pace fiscale, è necessario ottemperare al pagamento delle rate del piano, tra cui ovviamente la prima in scadenza il 31 luglio 2019”. È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l’AppEquiclick tramite la piattaforma PagoPa.

Si può pagare anche agli sportelli dell’Agente della riscossione dove, però, avverte l’Agenzia, il prossimo 31 luglio potrebbe registrarsi un consistente afflusso di contribuenti a causa della coincidenza con l’ultimo giorno utile per presentare le domande di adesione alla pace fiscale, riaperta a inizio mese. Infine, è possibile pagare mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti.

Chi ha scelto di versare le somme dovute in un’unica soluzione, chiuderà la definizione agevolata il 31 luglio 2019. Per gli altri, invece, la legge ha concesso la possibilità di ripartire quanto dovuto in un massimo di 18 rate che, dopo quella di luglio, sono fissate a novembre 2019 e poi febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno a partire dal 2020. (fonte Ansa)