Saccomanni: “Facile criticare Ue ma ora cambio passo”

Pubblicato il 7 Giugno 2012 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – ''E' facile dall'esterno, dare giudizi negativi sui modi e i tempi con cui l'Ue ha fronteggiato la crisi'' senza tenere conto degli sforzi fatti ma comunque ora ''vi sono chiare indicazioni che l'Ue si sta preparando a quel ''cambio di passo'' da piu' parti invocato e auspicato''. Lo afferma il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni intervenendo al 22esimo congresso Acri. ''Nei prossimi mesi, dovra' essere massimo l'impegno dei governi europei e delle Autorita' monetarie''.

Le banche italiane, secondo Saccomanni, devono superare, ''se necessario per ridurre i costi ed aumentare i livelli di efficienza'', il modello federale che prevede societa' controllate e cda sul territorio che fanno capo a una holding. E ritornando sul messaggio lanciato di recente dal governatore Visco sulla riduzione di costi, spiega: ''Interessi di tipo localistico non possono e non devono costituire un ostacolo''.

Il direttore generale della Banca d'Italia approva le norme contenute nella 'Carta delle Fondazioni'' per limitare l'influenza della politica sulle banche. ''A tal fine – spiega – molto opportunamente e' stata prevista l'ineleggibilita' negli organi delle Fondazioni per chi rivesta o sia candidato a incarichi politici'' ''La previsione – aggiunge – e' utile anche per attenuare il rischio che attraverso le Fondazioni l'influenza della sfera politica si trasmetta alle banche partecipate''.

Le Fondazioni di origine bancaria devono rimanere "investitori istituzionali di medio-lungo periodo delle banche per tutelare la stabilità". Un ruolo che non dovrebbe essere messo in discussione da interventi normativi e dalla diversificazione degli investimenti, spiega, ''preservando, rafforzando (all'occorrenza anche partecipando ad aumenti di capitale) la dotazione patrimoniale delle banche''.