Sale l’utile trimestrale di Mps, Vigni: ci rafforzeremo ancora

Pubblicato il 27 Agosto 2010 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Vigni

Il gruppo Mps archivia un secondo trimestre con l’utile netto in crescita a quota 119 milioni di euro, sopra le attese del mercato, grazie ai proventi straordinari di 187 milioni della vendita di 72 filiali al gruppo Intesa Sanpaolo e Carige. Il Monte dei Paschi, il cui utile semestrale scende invece del 21% a 261 milioni, mette comunque a segno una crescita del risultato operativo dell’8,1% a 511 milioni e prosegue nell’azione di taglio dei costi, uno dei punti nodali e piu’ delicati per il gruppo, alzando anche gli obiettivi previsti per fine anno da un taglio del 2% ad uno del 3,5%. Positiva la reazione a caldo della Borsa.

I numeri sono ”significativi e strutturali”, spiega agli analisti il direttore generale, Antonio Vigni, e fanno ben sperare per la seconda parte dell’anno tanto che Vigni dice: “Mps si rafforzerà ancora” e questi “sono risultati che premiano l’azione di ritrutturazione portata avanti a livello di gruppo”. Il manager ribadisce anche il ritorno al dividendo nel 2010, confermando quanto annunciato nell’assemblea e rassicurando così il principale azionista, la Fondazione, che aveva spronato i vertici a un ritorno alla redditività dopo aver rinunciato alla cedola a malincuore. Vigni sottolinea così la crescita del Monte in termini di nuovi clienti (37mila) e balzo dei mutui (+73%) a conferma ”della validità della strategia commerciale”. La banca senese ottiene anche, da settembre, un beneficio sul fronte patrimoniale.

Classificatasi ultima fra le cinque banche italiane negli stress test Ue, a causa di una posizione di partenza (il 2009) che la vedeva molto svantaggiata e ai costi del riassetto del gruppo, Mps potrà contare su 40 punti base in più sul Tier1 che arrivera’ all’8,2%. Questo grazie alla decisione di Banca d’Italia di estendere il modello avanzato di Basilea 2 ad Antonveneta e ridurre l’attuale floor. Vigni non si sbilancia a fornire una cifra per l’obiettivo 2010 ma il Monte conta anche di portare avanti le altre iniziative di rafforzamento con il riassetto dell’asset management e della cessione degli immobili strumentali che arrivera’ entro fine anno. In questo modo gli indici si porteranno su livelli ancora piu’ elevati, permettendo al Monte di tallonare i rivali europei e seguire le indicazioni delle autorita’, degli organismi internazionali e del mercato che chiedono più capitale e di migliore qualità. Sul fronte della qualità del credito peraltro, che, cosi’ come per tutto il sistema bancario italiano, ha visto una decisa crescita delle sofferenze nel 2009, il gruppo senese rileva una diminuzione delle rettifiche per crediti deteriorati nel semestre da 686,7 a 590 milioni di euro.