Scudo fiscale. Botta e risposta Bankitalia-Tremonti: “Rischio evasione”. “Così fan tutti”

Pubblicato il 15 Ottobre 2009 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

tremontiLa Banca d’Italia critica lo scudo fiscale, ma Tremonti non ci sta e replica.

«Lo scudo fiscale può avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro, positivi ai fini della ripresa economica se almeno una parte dei fondi rimpatriati viene investita in imprese produttive o comunque destinata alla ricapitalizzazione di queste ultime. L’agevolazione per gli aumenti di capitale contenuta nello stesso provvedimento favorisce questo impiego»,  ha detto il direttore di Bankitalia Fabrizio Saccomanni, nel corso dell’audizione sulla Finanziaria davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato a Palazzo Madama.

La risposta del ministro dell’Economia è stata secca: «Questo meccanismo viene applicato ormai dappertutto: non è più un problema italiano. Se c’è una ragione di allarme, e lo escludo, c’è per tutti i Paesi. Quello di palazzo Koch è un rilievo che può avere o no ragione, secondo me è discutibile. Detto questo, il discorso dello scudo è molto semplice: è un meccanismo applicato dappertutto e non è un problema italiano. Tutti lo stanno facendo, quindi se c’è un rischio sui flussi futuri è un rischio che devono affrontare tutti».

Lo scudo porta vantaggio al Fisco «perchè chi non pagava inizia a pagare. È mai possibile che l’etica legale coincida con gli interessi dei banchieri svizzeri?». Inoltre, «l’azione contro i paradisi fiscali non è strumentale allo scudo, continuerà. E sarà sempre più sofisticata, più intensa e più efficace. Non è che la facciamo e poi incassati i soldi dello scudo… Noi vogliamo evitare che alcune aree siano la caverna in cui vai a nascondere il bottino dell’evasione fiscale. E siccome quella linea d’azione non è finita o provvisoria, sarà sempre più forte».