Scuola, nel maxi-emendamento alla finanziaria raddoppiati i fondi alle private

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini

Il governo fa un passo indietro sui fondi a scuola e università: ripristinati nel maxi-emendamento alla legge di stabilità (la ex Finanziaria) i 245 milioni tagliati agli istituti paritari e i 555 milioni agli atenei, che andranno ad incrementare il Fondo di finanziamento ordinario e 500 milioni in più per gli anni a partire dal 2012 in poi.

In arrivo anche 100 milioni per borse di studio e prestiti d’onore agli studenti universitari meritevoli. Le tipologie di studenti che potranno beneficiare delle agevolazioni saranno descritte in un decreto dei ministri dell’Economia e dell’Istruzione. L’Unione degli universitari considera questa risposta del governo “una vittoria”. “Abbiamo manifestato per diverse settimane contro quello che abbiamo definito un colpo al diritto allo studio – dichiara a Repubblica Giorgio Paterna – adesso, anche se il finanziamento è solo per il 2011 e quindi per gli anni successivi resta il taglio alle borse di studio, il governo fa un passo indietro”.

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, mette così fine alla polemica derivata dal taglio del 47 per cento (253 milioni) sui fondi alle paritarie di qualche settimana fa, che aveva creato soprattutto negli ambienti cattolici più di qualche malumore.

Una parte dei fondi finanzieranno i concorsi per professore associato dal 2011 al 2016 . Quest’integrazione dovrebbe risolvere il vulnus della riforma Gelmini che portava alla rottamazione dei ricercatori .

Il provvedimento ha provocato le proteste dell’Italia dei Valori e della Cgil Scuola, che in un comunicato scrive: “Si compie il solito gioco delle tre carte. Si incrementano di 800 milioni i fondi per l’università, la cui ripartizione, tra concorsi fondo ordinario e diritto allo studio, non è chiara, ma si confermano i tagli di 1,4 miliardi previsti dal decreto fiscale del 2008. Agli istituti di ricerca pubblici resta la diminuzione di 95 milioni del fondo per il 2011. Sono confermati i tagli per la scuola, anche per il prossimo anno e nel contempo sono aumentati di 245 milioni i fondi per le scuole paritarie. Un Governo in agonia vuole completare l’opera di demolizione della conoscenza pubblica per lasciare spazio alla privatizzazione”.