Sensi: “La Italpetroli non è in liquidazione. Basta campagna contro di noi”

Pubblicato il 5 Novembre 2009 - 11:44| Aggiornato il 6 Novembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Rosella Sensi

È in corso una scontro tra la Italpetroli della famiglia Sensi e l’UniCredit. La banca milanese vanta 370 milioni di crediti con la Roma e per rientrarci, dato che non crede più nei piani di sviluppo della famiglia Sensi, il 16 settembre scorso ha pignorato gli albeghi Filippo II all’Argentario e il Subay Park Hotel di Civitavecchia di proprietà della famiglia.

La Sensi ha deciso di reagire agli attacchi di Unicredit e tramite un comunicato fa sapere di essere stanca della «veemente campagna mediatica» che sarebbe stata scatenata contro di loro dalla banca milanese: «La Italpetroli – spiega la Sensi – non è  una realtà in liquidazione».

«Presto -continua il comunicato della Italpetroli – la società abbandonerà la linea di riserbo sino ad ora tenuta per rispondere punto su punto a quanto propalato strumentalmente in loro danno e che vi saranno reazioni nelle sedi competenti contro ogni ulteriore aggressione ai propri diritti e ai propri beni con adeguate azioni risarcitorie».

Rosella Sensi ha detto che i pignoramenti dei due alberghi di famiglia sono un «azione illegittima e abusiva» salvo augurarsi alla fine una «effettiva conciliazione del contenzioso». Intanto però la posizione di UniCredit non cambia: la società milanese è in attesa di avere il mandato per vendere gli asset della Italpetroli. Intanto, ieri 4 novembre il titolo della Roma è schizzato a +16,78%.

Come reazione ai due alberghi pignorati, i Sensi, azionisti al 51% di Italpetroli, avrebbero promosso un giudizio arbitrale per dimostrare che il contratto di riscadenziamento dei 400 milioni di debiti non si sarebbe risolto come sostiene UniCredit, perché la controparte non avrebbe onorato il pagamento delle rate pattuite. In questo contesto l’avvocato Roberto Cappelli, rappresentante di UniCredit, avrebbe annunciato le dimissioni dal cda di Italpetroli la cui assemblea di ieri 4 novembre, convocata dai Sensi proprio per estrometterlo, sarebbe andata deserta.

Le dimissioni dell’avvocato da consigliere del Cda saranno formalizzate entro questa settimana proprio per favorire la conciliazione del contenzioso. UniCredit ha quindi aderito alla richiesta dei Sensi di negoziare un accordo da trovare attorno al tavolo dell’arbitrato: Italpetroli ha ingaggiato il professor Agostino Gambino, UniCredit il professor Francesco Carbonetti. I due, dovranno trovare un accordo chiaro e preciso riguardo ai tempi e le modalità di attuazione finalizzata alla cessione dei beni sia immobiliari sia petroliferi della Italpetroli.