Sergio Marchionne sfida governo e Fiom: “Trovate soluzione sull’articolo 19”

Sergio Marchionne (Foto Lapresse)

TORINO – “L’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori? Ci dica il governo con quali norme rimpiazzarlo”. L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, scarica le responsabilità sull’esecutivo dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo dando ragione a Fiom sul contratto separato.

”E’ importante che questo governo proponga qualche soluzione, ci dica quali sono le nuove norme che vanno a rimpiazzare l’articolo 19” dello Statuto dei Lavoratori dichiarato illegittimo dalla Consulta, ha detto l’amministratore delegato di Fiat dopo l’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial.

”Ci dicano loro quale è la soluzione all’articolo 19. Noi abbiamo bisogno di certezze. Ma io non sono disposto a mettere altro capitale a rischio se non so come comportarmi con le altre parti sociali. Fino a ieri sapevo. Ora, dopo la consulta, non sappiamo più. Negli Stati Uniti le regole sono chiare. Qui non so con chi parlare. Ovviamente parlo degli investimenti futuri. Gli altri sfortunatamente sono partiti, non posso più fermarli. Non spetta a noi fare chiarezza, spetta a chi gestisce il Paese. Non mi aspettavo la decisione della Consulta è una decisione che mi ha sorpreso. Ora il problema non è della Fiat, è un problema per tutti coloro che hanno a che sono impegnati in relazioni sindacali”.

FUSIONE CNH GLOBAL N.V. E FIAT INDUSTRIAL – Sempre martedì 9 luglio Marchionne ha annunciato la prossima fusione di Cnh Global N.V. e Fiat Industrial in una nuova società di diritto olandese, denominata Cnh Industrial N.V. Le azioni saranno quotate alla Borsa di New York e, subito dopo l’efficacia della fusione, anche alla Borsa italiana.

Nel Consiglio di Amministrazione siederanno, tra gli altri, John Elkann, Sergio Marchionne, Patrizia Grieco e Mina Gerowin. Cnh Industrial avrà sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale nel Regno Unito. ”Vorrei fosse chiara una cosa, ha detto Marchionne presentando il progetto: non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare il Paese. In Italia, Fiat Industrial ha 14 stabilimenti e 10 centri di ricerca e sviluppo e occupa 19 mila persone. Intendiamo non solo preservare questa realtà, ma renderla più forte. E’ l’unica strada per generale benessere ed occupazione”.