Smart working dipendenti con figli in quarantena, dal 16 ottobre si concorda col datore
Pubblicato il 23 Settembre 2020 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

Smart working (Ansa)
Come si dovranno comportare i genitori che lavorano quando i figli dovranno forzatamente stare a casa perché sospetti positivi al Covid?
Condizioni e requisiti per lo smart working per la quarantena (isolamento domiciliare) dei figli sotto i 14 anni dei dipendenti dal 16 ottobre saranno stabiliti dalle regole ordinarie. Il 16 ottobre si esaurisce infatti lo stato di emergenza Covid.
Significa che non ci sarà più l’automatismo che consente il lavoro da casa o l’attribuzione dei congedi retribuiti a metà. Il datore di lavoro dovrà invece sottoscrivere un accordo individuale con il dipendente che regoli lo smart working.
Smart working, il 16 ottobre si torna all’antico
Per pochi giorni, come per 14, magari ripetuto a distanza di poco tempo. La normativa emergenziale faceva riferimento, quanto a requisiti, a madre e padre entrambi lavoratori, di cui solo uno dei due autorizzato al telelavoro.
Quanto ai figli, devono essere minori di 14 anni, sospettato dalla scuola di contatto con sospetti positivi tra alunni e professori.
Smart working, “diritto alla sconnessione”
Sullo smart working applicato al pubblico impiego e alcune questioni a questo legate, come “il diritto alla disconnessione, ci sono “tavoli al ministero” volti a “dare una definizione”.
Così la ministra della P.a, Fabiana Dadone, ospite di ‘Mi Manda RaiTre’. La ministra ha ricordato che dal 15 settembre si è aperta una nuova fase per il lavoro agile nella P.a, con il 50% in smart working nelle attività dove è possibile il lavoro a distanza. “
Si riapre con turnazioni, in modo da garantire il servizio anche con collegamento telefonico”. Da gennaio la percentuale di lavoro agile sarà il 60% sempre nei servizi cosiddetti ‘smartabili”. Una quota da stabilire attraverso piani ad hoc che avranno predisporre i singoli enti. (fonti Sole 24 Ore, Ansa)