Sostegno per inclusione attiva: Pd “copia” (in piccolo) il reddito minimo M5s

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2013 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

Sostegno per inclusione attiva: Pd "copia" (in piccolo) il reddito minimo M5sROMA – Anche il Pd (o almeno una parte di esso) pensa a uno strumento simile al reddito minimo garantito: si chiama “sostegno per l’inclusione attiva”. Innanzitutto, rispetto alla proposta del Movimento 5 Stelle, è diverso lo stanziamento previsto: 400 milioni anziché 7 miliardi.

Inoltre, è diversa la fascia di persone che potrebbe accedere a questo fondo: mentre il reddito di cittadinanza è (nelle intenzioni di M5s) aperto a tutti, questo sostegno è previsto per chi non accede alla cig e al  fondo per l’autosufficienza. La proposta è stata presentata sotto forma di emendamento alla Legge di Stabilità da 15 senatori del Pd, guidati da Francesco Verducci. Il piano è stato condiviso da Acli e Caritas.

Riccardo Rimondi su Repubblica spiega perché sono state create inclusioni ed esclusioni dal fondo:

Il piano, integrare il reddito delle famiglie che sono sotto la soglia di povertà assoluta, costerebbe, a pieno regime, sette miliardi di euro. La cifra è troppo alta per la situazione attuale dei conti pubblici, anche se i componenti del gruppo hanno individuato delle possibili fonti di finanziamento.

Il sito Romasette riporta anche le parole del presidente delle Acli, che ritiene insufficiente (in termini economici) lo strumento proposto dai senatori Pd.

Per Gianni Bottalico, presidente delle Acli, la cifra indicata nel testo dell’emendamento è insufficiente. «Nella nostra proposta del Reis (Reddito d’inclusione sociale, ndr) avevamo individuato in 900 milioni di euro la cifra necessaria oggi da stanziare per avviare nel 2014 una prima fase di lotta alla povertà rivolgendo l’attenzione alle famiglie e agli individui in estremo bisogno. Crediamo che 400 milioni in questo momento siano assolutamente insufficienti a dare un minimo di risposte. Per dare una mano oggi a chi sta peggio c’è bisogno di almeno 900 milioni».