Spread Btp-Bund in altalena, Borsa cala. Bankitalia: “Ancora recessione”

Pubblicato il 11 Luglio 2012 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA
borsa

ROMA – E’ sostanzialmente stabile e quindi resta alto  lo spread tra Btp e Bund nella mattinata di mercoledì 11 luglio.  Il differenziale, infatti, attorno a mezzogiorno e mezzo è a quota 453 punti dopo aver chiuso a quota 460 la sera precedente. Dopo un’apertura in lieve rialzo, con un picco di 467, infatti, lo spread è calato. Poco sotto il 6% il rendimento, a quota 5.93%.

A rendere ancora più tesa la situazione, poi, sono le parole del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Parole che confermano in parte quanto già noto ovvero che l’Italia è ancora in recessione. A pesare, secondo Visco, sono ”l’aumento del costo e il deterioramento della disponibilita’ di credito per la crisi del debito sovrano”. Lo spread, in ogni caso, a suo giudizio è  ”di gran lunga superiore a quanto giustificato dai fondamentali della nostra economia”.

Visco quindi ha spiegato che la Banca d’Italia ha chiesto alle banche ”di innalzare ulteriormente i livelli di patrimonio di migliore qualità rispetto a quelli regolamentari”. Secondo il governatore, infatti, le banche italiane devono ”consolidare i progressi conseguiti sul fronte patrimoniale”.

In lieve calo, in apertura,  anche la Borsa di Milano:  il Ftse Mib cede lo 0,59% a 13.785 punti e il Ftse All Share lo 0,52% a 14.747 punti.  Segnali non positivi, nella notte, anche dai mercati asiatici: con tutte le borse deboli, per la quinta seduta consecutiva, in scia al rallentamento dell’economia globale e ai timori sul debito dell’eurozona.

L’indice d’area Msci perde oltre un quarto di punto con Tokyo cedente cosi’ come Seul, Sidney e Hong Kong. In linea generale il greggio sale a New York di quasi un punto dopo le perdite della vigilia, lo yen si rafforza ulteriormente mentre i futures su Wall Street si mostrano poco mossi.     L’incertezza sulle prospettive della domanda globale pesano sul mercato”, spiega a Bloomberg Naoki Fujiwara manager di Shinkin Asset Management. ”Il mercato azionario non e’ cosi’ attraente con la crescita degli Stati Uniti che non e’ poi cosi’ forte e con le preoccupazioni sul debito europeo”, aggiunge. In tale contesto si indebolisce anche l’economia cinese e, per questo, il premier Wen Jiabao ha indicato che la crescita degli investimenti e’ la chiave per stabilizzare l’espansione economica del Paese.